MONDOVISIONI - Da ottobre nei cinema italiani
La rassegna
Mondovisioni, organizzata da CineAgenzia e dal settimanale Internazionale, presenta da 15 anni i più appassionanti e urgenti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival mondiali e proposti in esclusiva nelle sale, secondo un modello unico nel panorama della distribuzione italiana.
Dopo un’edizione da record, grazie anche al documentario premio Oscar 20 Days in Mariupol, arrivata a toccare quasi 50 città da nord a sud e spazi di ogni genere, per un totale di oltre 300 proiezioni in 12 mesi, la selezione 2024-2025 presenta 6 nuovi documentari in anteprima italiana, 5 dei quali diretti o co-diretti da registe donne. Un programma in equilibrio tra attualità e riflessione, emozioni e analisi, che mette al centro scelte di coraggio e reazione a ingiustizie, violazioni dei diritti e abusi di potere.
Dopo l’anteprima al festival Internazionale a Ferrara dal 4 al 6 ottobre 2024, presso la Sala Estense (Piazza del Municipio 14), Mondovisioni inizia con la tradizionale tappa al Palazzo delle Esposizioni di Roma (da martedì 8 a domenica 13 ottobre) il tour che porta la rassegna durante i 12 mesi successivi in sale cinematografiche, spazi, associazioni e istituzioni culturali in tutta Italia: sono già una trentina le città confermate che ospiteranno la nuova edizione, il numero più alto mai registrato all’avvio della distribuzione.
I documentari in programma conducono gli spettatori in Ungheria con
Democracy Noir di Connie Field, per raccontare la resistenza al governo nazionalista e autoritario di Orbán da parte in particolare di tre donne, una politica di opposizione, una giornalista televisiva e un’attivista; in Giappone con
Black Box Diaries, per parlare di violenza sessuale attraverso il caso narrato in prima persona dalla giovane giornalista e regista Shiori Ito, in un Paese in cui denunciarla è ancora tabù; in India con
Farming the Revolution di Nishtha Jain, per celebrare la determinazione e unità del movimento degli agricoltori, protagonista della più grande protesta della storia, contro le politiche del primo ministro Modi; a Gaza, in Palestina, con
I Shall Not Hate di Tal Barda, per scoprire la straordinaria, tragica e attualissima vicenda del dottor Izzeldin Abuelaish, tre volte candidato al Premio Nobel per la Pace, un uomo capace di scegliere il dialogo anche di fronte alla più terribile delle tragedie; in Russia con
Of Caravan and the Dogs di Askold Kurov e i suoi anonimi co-autori, e per conoscere attivisti e giornalisti che rischiando repressione, carcere e anche la vita, si oppongono al regime di Putin e alla guerra in Ucraina; negli Stati Uniti con
Union di Brett Story e Stephen Maing, per seguire la trionfale battaglia sindacale dei lavoratori di un gigantesco stabilimento di Amazon, in prima linea contro lo sfruttamento globale nel comparto della logistica.
16/09/2024, 11:23