RICOMINCIO DA TAAAC! - "Si torna a giocare con Imbruttito"
Dal 26 settembre arriva in sala "
Ricomincio da Taaac!", secondo capitolo cinematografico del Milanese Imbruttito, interpretato da Germano Lanzoni e diretto da un team composto da Pietro Belfiore,
Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi. Abbiamo intervistato Bonacina, "portavoce" del gruppo.
Quando e perché avete deciso di realizzare un sequel del primo capitolo?
Pur venendo dal web, siamo tutti nati alla scuola di cinema, abbiamo sempre la voglia di lavorare su un minutaggio più lungo: qui a maggior ragione perché il nostro personaggio - anche se è sempre senza nome e cognome - ci sembrava potesse dire qualcosa di nuovo, in una storia più ampia, con un nuovo conflitto. Nel primo finiva in un luogo remoto in cui era straniero anche se in terra patria, qui invece ci sono degli stranieri nella sua città, Milano, che gli tolgono le certezze. Ci sono valori a cui non è abituato, il suo cambiamento e il suo viaggio anche interiore in una Milano che non conosce ci piacevano molto.
Come si lavora con un personaggio come l'Imbruttito quando si va al cinema?
L'obiettivo è cercare l'equilibrio tra l'introdurre un personaggio che non puoi dare per scontato tutti conoscano, senza tradire la maschera e le sue caratteristiche, e allo stesso tempo il non restare incastrati nei cliché, fare un percorso mantenendo la leggerezza ma anche raccontando qualcosa, se no non ha senso fare un film. Inquadrare certi aspetti del nostro tempo, riderne ma anche avere la "dignità" di film, fare qualcosa che dia il piacere di vederlo, non fare solo una sequela di sketch.
Come si lavora in cinque registi?
Sono cose che si sedimentano nel tempo, noi cinque ci siamo conosciuti a scuola, siamo "nati" facendo le cose insieme, anche per il nostro altro progetto che è Il terzo segreto di satira. Siamo una squadra formata, capiamo che da fuori sembri strana (anche sul set nei primi giorni...), ma un po' ci dividiamo i compiti e poi ci prepariamo, votiamo quando siamo indecisi ed essendo dispari troviamo sempre una strada. Lavorando poi nel comico c'è la fortuna di confrontarsi per le battute: è prezioso, anche quando ti dicono che una battuta che a te fa ridere agli altri non piace. E' una sconfitta per l'ego, ma una vittoria per l'umanità...
Ci sono anche nuovi personaggi in questo film.
Ci piace molto lavorare con attori bravi, ci è venuto naturale pensare a nuovi personaggi e agli attori che potevano interpretarli, per fortuna tutti quelli cui abbiamo pensato han detto di sì!
Da Francesco Mandelli a Brenda Lodigiani (che era già con noi ma a cui abbiamo ampliato molto il ruolo), da Bousso che avevamo visto con Zalone e ci era molto piaciuto a Raul Cremona, e poi Bisio, Calabresi, tutti i ritorni.
Ci piace mantenere un'atmosfera di gioco nel senso più alto del termine, ma il cinema è una cosa seria. Per far ridere è fondamentale però mantenere il divertimento, dare agli attori spazio di dire la loro, di provare e anche sbagliare.
Ormai Imbruttito sembra pronto ad affrontare qualsiasi sfida.
Noi ci divertiamo sempre a lavorare con Imbruttito, purtroppo o per fortuna sono progetti giudicati dall'incasso - non puntiamo al David, sicuro... Con Lanzoni in particolare e con tutto il cast ci troviamo benissimo sul set e a lavorare, la speranza è quella di continuare a farne.
Sono d'accordo, è una maschera che ti consente di raccontare quasi tutto, rappresenta un certo tipo di milanese ma non solo: gli imbruttiti sono ovunque, anche se con caratteristiche diverse...
Le anteprime estive sono andate bene, ora però la sfida è quella vera. Speriamo bene.
24/09/2024, 16:31
Carlo Griseri