JOB FILM DAYS 5 - Anche due doc italiani in selezione
Saranno proiettati al
Job Film Days di Torino – a ingresso libero fino a esaurimento posti - giovedì 3 ottobre al Cinema Massimo in sala 3, alle ore 10:00 Ugualmente diversi, diretto da Federika Ponnetti e sabato 5 ottobre alle ore 21:00 sempre al Cinema Massimo in sala 3, il film L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo. Entrambi i film saranno presentati dalle due registe. Job Film Days è il festival dedicato alle tematiche del lavoro e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, diretto da Annalisa Lantermo e organizzato dall’Associazione Job Film Days ETS.
Ugualmente diversi (2024, 84'), scritto dalla stessa Ponnetti, è prodotto da Zoom srl, con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Cinema, della Regione Emilia - Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, di BPER Banca e con il Patrocinio del Comune di Modena, FIADDA, UICI, FISH Onlus e Banca Etica. Proiettato giovedì 3 ottobre al Cinema Massimo in sala 3, alle ore 10:00, vedrà, dopo la proiezione, l'incontro con la regista e con Roberto Santoro, presidente Enaip Piemonte ETS, Raffaella Dispenza, presidente ACLI Torino APS e lo stand up comedian Stefano Gorno. L'evento è realizzato in collaborazione con ACLI Città metropolitana di Torino, Enaip Piemonte e ACLI Torino Service.
Il film racconta la storia di Lorenzo, Andrea e Gabriele, tre camerieri che lavorano in una nota pizzeria in Italia gestita da ragazzi autistici. Gabri studia Storia all’università, Lori impiega due ore con i mezzi per andare al lavoro e non vede l’ora di essere assunto a tempo indeterminato e Andrea, che in poco tempo è diventato un violinista, per la prima volta suonerà a un matrimonio. Nel mentre, una classe del liceo Sacro Cuore di Modena fa un percorso sul valore della diversità, anche attraverso il Mobile-FilmMaking, e si affrontano in un dibattito. Le storie si intrecciano con l’esperienza della classe con i protagonisti che diventano tutor speciali per insegnare il mestiere del cameriere, e si apre una riflessione. Un aspetto molto importante è l’attenzione all’accessibilità del film. La regista e la società di produzione hanno voluto fino in fondo rendere questo film il più accessibile possibile. I sottotitoli per non udenti, le audio-descrizioni per non vedenti e i titoli del film sono stati realizzati con particolare cura e attenzione.
L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo (2024, 93') sarà proiettato sabato 5 ottobre alle ore 21:00 al Cinema Massimo in sala 3 e vedrà, a seguire, l'incontro con la regista, moderato da Grazia Paganelli del Museo Nazionale del Cinema. Presentato in anteprima alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane in collaborazione con Isola di Edipo, sceneggiato dalla stessa regista con Laura Sabatino e in collaborazione con Alice Mariani è prodotto da Marechiarofilm con il contributo del Mic, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania. Interpretato dalla stessa Antonietta De Lillo e da Maria De Medeiros, Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi. Il film racconta una storia di violenza e isolamento che non ha eguali nel nostro cinema. Dopo vent’anni di carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e considerato da alcuni un capolavoro in grado di consacrarla al grande pubblico, un’eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista, relegandola ai margini del sistema – cinema e impedendole così di realizzare un nuovo film di finzione. Attraverso la forma dell’autoritratto, il film ripercorre in maniera libera la vita e la carriera della protagonista, alle soglie dei 40 anni dal suo primo film. Il paradosso di questa storia è rappresentato dal capovolgimento che è insito nel funzionamento dell’occhio della gallina che si chiude al contrario, dal basso verso l’alto. Allo stesso modo, mentre il cinema le viene negato, lei, ostinatamente, remando contro-corrente, ne riafferma le doti culturali e artistiche, raccontandolo anche come strumento di cura e antidoto contro l’ingiusto isolamento.
02/10/2024, 16:07