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Note di regia di "2 Ali x 2 Elefanti"


Note di regia di
L'idea di "2 Ali x 2 Elefanti", nasce dalla volontà di esplorare la complessità delle relazioni umane andando oltre gli stereotipi. L’obesità e la dismorfia sono due facce della stessa medaglia: la percezione distorta del proprio corpo e quella della propria anima, la paura del giudizio e il desiderio di essere amati. Ho voluto mostrare come questi due personaggi, così diversi all'apparenza, siano in realtà accomunati da una profonda insicurezza.
In un'epoca dominata dalla frenesia e dalla superficialità, il cortometraggio, 2 Ali x 2 Elefanti, ci invita a rallentare e ad addentrarci nell’intimità di due vite apparentemente ordinarie. Ambientato nel cuore di Roma, il corto ci trasporta in un quartiere tranquillo, dove le mura di due appartamenti confinanti celano un mondo di emozioni contrastanti.
Lorenzo è un uomo che nasconde un grande dolore dietro un’apparenza di vita dissoluta. La sua obesità è una sorta di corazza che lo protegge dal mondo esterno, ma allo stesso tempo lo imprigiona. Ho voluto mostrare come la sua “vita sessuale frenetica” sia un tentativo disperato di affermare la propria virilità e di sentirsi desiderato. Ma dietro questa maschera si nasconde un uomo fragile e insicuro che rivela un profondo senso di inadeguatezza. Dall’altra parte della parete c’è Agnese, un personaggio complesso e ambiguo: da un lato è una donna solitaria e insoddisfatta che proietta su Lorenzo tutte le sue fantasie romantiche, dall’altro si scopre essere una donna forte e determinata, capace di prendere in mano la propria vita nel momento in cui le maschere cadono.
La sua relazione con Lorenzo è una sorta di specchio che le permette di confrontarsi con le proprie paure e insicurezze.
"2 Ali x 2 Elefanti" è molto più di una semplice commedia, è un ritratto vivido e autentico della solitudine e dell'emarginazione che affliggono molte persone nella società contemporanea. Il cortometraggio ci mostra come la paura del giudizio, del pregiudizio e l'incapacità di comunicare possano creare barriere insormontabili anche tra persone “vicine”, tanto più tra semplici vicini di casa.
Voglio che lo spettatore si senta libero di interpretare il cortometraggio a modo suo. Ma se dovessi indicare un messaggio principale, direi che ognuno di noi porta dentro di sé un mondo di emozioni contrastanti e che è necessario accettare questa complessità senza giudicarsi. Solo così possiamo trovare la nostra pace interiore. Lorenzo e Agnese, ognuno a modo suo, rappresentano la fragilità e la vulnerabilità di tutti, ma anche la possibilità e la capacità di prendere in mano le proprie vite, di amare e di essere amati.
Una delle scene che mi sta più a cuore è quella dello specchio, dove i protagonisti si trovano di fronte ad uno specchio. Ho voluto creare un momento di riflessione profonda in cui il personaggio si confronta con la propria immagine e con i propri demoni interiori: un momento di grande verità un momento in cui i personaggi si spogliano di tutte le loro difese e si mostrano al pubblico in tutta la loro vulnerabilità.
La colonna sonora, delicata e intimistica, accompagna lo spettatore in questo viaggio introspettivo.
Ogni nota, ogni suono ed ogni parola sono state scelte con cura per sottolineare le emozioni dei personaggi, creare un’atmosfera coinvolgente ed, al contempo, alleggerita da prospettive gioiose e solari.
Il cortometraggio si distingue dai soliti corti per la cura narrativa, condita da una sensibile leggerezza ed ironia. Le riprese, accurate e suggestive, ci permettono di apprezzare la bellezza delle location romane e di immergerci completamente nella storia. La scelta dei colori contribuisce a creare un'atmosfera intima e coinvolgente in una storia che parla a tutti, indipendentemente dall'età o dal background culturale. Il tema della solitudine e della ricerca della connessione è universale e ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è sentito come i protagonisti di questa storia.
Il cortometraggio ci ricorda che anche nelle situazioni più difficili è possibile trovare la forza per superare le proprie paure e costruire relazioni autentiche. L'amore, in tutte le sue forme, è, senza dubbio, una potente forza di riscatto.

Nino Giuffrida