AGENDA BRASIL 11 - A Milano dal 30 ottobre al 7 novembre
Multietnico, multiculturale, multireligioso, multilinguistico, multiplonelle risorsenaturali, multiplonella sua struttura socio-economica. Le molteplicità che caratterizzano il Brasile, sinonimo di enorme fascino ma anche di importanti sfide da superare, sono il filo conduttore dell'11a edizione di
Agenda Brasil - Festival Internazionale di Cinema Brasiliano, che si terrà dal 30 ottobre al 7 novembre, a Milano.
L'evento - organizzato dall'Associazione Vagaluna e realizzato incollaborazione conl'Instituto Guimarães Rosa e il Consolato Generale del Brasile incittà, conil patrocinio di Embratur e del Comune di Milano- occuperà ancorauna volta le sale del rinomato Anteo Palazzo del Cinema e conterà sulla presenza di ospiti speciali. I film sono inlingua originale consottotitoli initaliano. L’ingresso per tutte le sessioni saràgratuito. Altre informazioni sull'accesso saranno disponibili sul sito dell'Associazione Vagaluna (https://vagaluna.it/).
“Attraverso le lenti della settima arte, Agenda Brasil 2024 presentaunriccopanorama del Brasile di ieri e di oggi. La diversità si riflette già nella selezione dei film, conla partecipazione di produzioni originarie danord a sud, che affrontano i temi piùdiversi–dalla spiritualità ai diritti civili, dalle meraviglie dello sport e dell'arte alla violenza, dall'identitànazionale aquella individuale, dallequestioni legate ai popoli ancestrali aquelle relative all'eredità della schiavitù, passando per l'influenza dei diversigruppi stranieri che colonizzarono il Paese, soprattutto conla celebrazione dei 150 anni dell'immigrazione italiana in Brasile. Il festival offre al pubblico milanese un'esperienza unica: untuffo inununiverso accattivante e, allo stesso tempo, complesso.Eper il cinema brasiliano rappresenta sempreun'opportunità per mostrare il proprio valore e stabilireundialogo oltre i confini”, spiega Regina Nadaes Marques, presidente dell'Associazione Vagaluna.
Per il critico cinematografico Marco Palazzini, anche lui membro dell'organizzazione di Agenda Brasil, il cinema brasiliano sta vivendoun nuovo slancio internazionale e la suaqualità è attestata dai riconoscimenti infestival importanti come Venezia, Cannes, Locarno e Berlino. “Uno dei punti di forza della produzione cinematografica brasiliana è il fatto che continua a mettere indiscussione inodi atavici della sua società, sia coni documentari che conle fictionche oscillano tra realismo critico e realismo fantastico. Altra particolarità degliultimi anni è il recupero delle eccellenze a volte dimenticate diun Paese così ricco culturalmente”, aggiunge Palazzini. Come nelle precedenti edizioni del festival, la musica, che èuno deipatrimoni culturali del Brasile, èuntema che permea diverse opere. In totale verranno proiettati 18 film (9 fiction e 9 documentari), di cui solo 14 parteciperanno alla mostra competitiva. Unagiuria specializzata decreterà i vincitori di ogni categoria, ma anche ilpubblico potrà scegliere i propri preferiti.
Il festival sarà inaugurato il 30 ottobre (mercoledì) conunbrindisi alle 19.30, seguito alle 21 dall'anteprima italiana di “Saudade fez morada aqui dentro”, diretto da Haroldo Borges. Consacratanei festival in Brasile e all'estero - Miglior Film alla competizione Novos Rumos della Première Brasil alFestival do Rio 2023, Premio Netflix e Premio Paradisoalla Mostra de Cinema de São Paulo,nonché miglior film internazionale al Mar del Plata International Film Festival 2022, tragli altri - l'opera si concentra sulla vita di Bruno,un giovane diquindici anni che vive inunquartiereumile e affrontauna malattia degenerativa che lo lascerà cieco. Ilprotagonista dovrà imparare a vedere la vita conocchi diversi, affrontando la violenza e i pregiudizi della cultura sessista incui è cresciuto.
Il programma del 31 ottobre (giovedì) inizia alle 15 con“Sociedade do medo”,undocumentario di Adriana Dutra che indaga sulla costruzione della società attraverso la lente della paura e la sua presenzanel mondo, a partire da interviste a personalità ed esperti. Alle 16.45, sulgrande schermo verrà esibito “Até que a música pare”, di Cristiane Oliveira. Nel lungometraggio,una donna - dopo cheha perso un figlio e l’altro sen’è andato di casa - affronta la solitudine e decide di accompagnare il maritonei suoi viaggi d'affari tra le montagne del sud del Brasile. Una tartaruga eun mazzo di carte metteranno alla prova i 50 anni d'amore della coppia. Il film esplora la varietà linguistica del Brasile: alcuni dialoghi sono intalian,undialetto formato mescolando il portoghese conle lingue parlate dagli immigrati italiani (principalmente veneti) che si stabilirononel Paese alla fine delXIXsecolo. Coprodotto tra Brasile e Italia, il film ha ricevuto il premioper la Migliore Regia al 42° BergamoFilm Meeting –Festival Internazionale del Cinema.
“Otelo,o Grande”, di Lucas H. Rossi, apre alle 10 il ciclo di proiezioni del 1° novembre (venerdì). L’opera ricorda Grande Otelo, il leggendario attorenero brasiliano che ruppe le barriere e conquistò il cinema mondiale con film come l'indimenticabile “Macunaíma”, di Joaquim Pedro de Andrade. Premiato come Miglior DocumentarioalFestival do Rio 2023, offreuna potente reinterpretazionepolitica che dà voce aun'icona della cultura brasiliana. Alle 12 è il momento di lasciarsi travolgere da “Nas Ondas de Dorival Caymmi”, di LoccaFaria, undocumentario musicale sulgrande compositore originario dello stato di Bahia, coninterviste, performance e immagini d'archivio. Un omaggio intimo e commovente, che invita a immergersinell'anima della musica brasiliana. Lagiornata si conclude con“O barulho da noite”, di Eva Pereira, ospite confermata per la sessione delle 15. Il lungometraggio segue i cambiamentinella vita della piccola Maria Luiza e della sua famiglia conl'arrivo a casa diunpresunto parente. Il tema–spesso taciuto–della violenza digenere è al centro dell'opera e Maria Luiza è comeunemblema della donnanella società brasiliana. La produzioneha vinto i premi come MigliorFilm della Giuria, Miglior Regia e Miglior Attrice Non Protagonista alla 28esima Edizione dell'Inffinito Brazilian Film Festival, a Miami.
La kermesse riprenderà il 3 novembre (domenica), alle 10, con“Um outroFrancisco”, di Margarita Hernández. Il documentario è incentrato sull'arrivo a Canindé,nello stato del Ceará, diuna coppia di fotografi italiani (Giorgio Negroe Dario De Dominicis) che desiderano immortalareunpellegrinaggio dedicato aSanFrancesco d'Assisi. I due scopronouna vivace cultura fotografica locale che sfida il concetto di fotografia artistica e li porta a rivelazioni inaspettate. Negroe De Dominicis saranno presenti per interagire conil pubblico. A mezzogiorno, “De Longe Toda Serra é Azul” verrà presentato dal suo regista, Neto Borges. Nel film, lo studioso, attivista per i diritti degli indigeni e scrittoreFernando Schiavini ritornanei villaggi che visitònegli anni '70,un'epoca incui si sapeva poco diquestouniverso isolatonel cuore del Brasile. La storia dell'indigenismo brasiliano, raccontata da chi l'ha vissuta conpassione e solidarietà,ha vinto il premio come Miglior Documentario alFESTin –Festival de Cinema Itinerante da Língua Portuguesa.Full House”, di Gil Souza, è inprogramma alle 14.00. Il film è suuna programmatrice di software che viveuna vitaquotidiana di isolamento virtuale, dopo aver subito atti razzistiper essere l'unica donnanera inunambiente dominato dauomini bianchi e nerd.
Unica attrazione del 4 novembre (lunedì), “Mais pesadoéocéu”, di Petrus Cariry, è previsto per le 21.00. I protagonisti sono Teresa e Antônio, due persone che lottano per la sopravvivenzanelle strade del Nordest del Brasile e si spostano facendo l'autostop. L'arrivo diun bambino abbandonato offre loro la possibilità di cambiamento e di riscoperta del senso della famiglia. Il film ha ricevutonumerosipremi nazionali e internazionali comequello per la MigliorFotografia al Brooklyn Film Festival 2024 e al 16th. Los Angeles Brazilian Film Festival; il German Independence Award - Spiritof Cinema al 30° Oldenburg InternationalFilm Festival; Miglior Lungometraggio di Fiction e Miglior Regia al 15°FESTin –Festival del Cinema Itinerante in Lingua Portoghese; Miglior Sceneggiatura, Miglior Attrice e MigliorFotografia all'Inffinito Brazilian Film Festival di Miami; oltre aquelli per la Miglior Regia, la MigliorFotografia, il Miglior Montaggioe il Premio Speciale della Giuria al 51°Festival de Cinema de Gramado.
L'incredibile storia di Aretha Duarte, la prima donnanera latinoamericana a conquistare la vettapiùalta del mondo, è raccontata in“Aretha no Everest”, di Tatiana Lohmann e Roberta Estrela D'Alva, che verrà proiettato il 5 novembre (martedì), alle 17. Il documentario segue la sua straordinaria ascesa:nata inunquartiere povero, lei trasforma il suo sogno inrealtà raccogliendo materiali da riciclare e sensibilizzando verso l'ambiente attraverso i social media. Unanarrativa che punta sulla forza, la resilienza e l'ispirazione, incoronata MigliorFilm Nazionale e Miglior Regista alla Categoria Donne in Regia alFestival Rocky Spirit 2024, aSan Paolo. Alle 19, la sala sarà riempita dall'atmosfera melodica di “Nada será comoantes”, diretto da Ana Rieper. Il documentario esplora il celebre album “Clube da Esquina”, del 1972, considerato da molti critici musicaliuno dei migliori di tutti i tempi,grazie al talento di Milton Nascimento, Lô Borges e altri musicisti d'eccezione. La regista proponeunviaggio attraverso influenze musicali,paesaggistiche e poetiche chehanno dato vita adunalbum senza tempo.
Acclamato conbensei premi al 51o Festival de Cinema de Gramado, tra cuiquello per il MigliorFilm, oltre aduna menzione d'onore, “Mussum,o filmis”, di Sílvio Guindane, è la sessione imperdibile delle 21.00. Il biopic segue la traiettoria di Antônio Carlos Bernardes Gomes, inarte Mussum, iconico comiconero cheha superatoun'infanziapovera per diventareuna leggenda della commedia. Un'opera emozionante e divertente suunuomo cheha portatogioianelle case di milioni di brasiliani.
Il ritmo contagioso di “Chic Show”, di Emílio Domingos eFelipe Giuntini, è la proposta cinematografica del 6 novembre (mercoledì), alle 17. Il documentario rivive il percorso dello ChicShow,una festa cheha segnato la culturanera aSan Paolo,negli anni '70 e '80.Epicentro del funk, soul, rap e pagode, l'eventoha accolto artisti iconici come Tim Maia, Gilberto Gil e addirittura James Brown, divenendounsimbolo della scena musicale e culturale cittadina. A seguire, alle 19,una coproduzione Brasile-Italia-Francia: “A queda docéu”, di Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha, èundocumentario tratto dall'omonimo libro, frutto di 30 anni di lavoro dello sciamano Davi Kopenawa Yanomami,uno dei principali leader indigeninel mondo, e dell'antropologo francese Bruce Albert. Parlatoprincipalmente inlingua yanomami, il film porta conséuna riflessione schietta sul modello di predazione diffusa suipopoli e sulpianeta, oltre a immagini inedite della festa Reahutenuta inonore delgrande sciamano e suocero di Davi Kopenawa. Daquesta importante cerimonia Kopenawa trae la sua diagnosi, il suo avvertimento e il suo invito aduna trasformazioneurgente. Il film è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2024. Altre emozioni, alle 21.15, conil lungometraggio “O Mensageiro”, di Lucia Murat, che racconta la storia di Vera, incarcerata durante la dittatura militare, eungiovane soldato che, in mezzo alla brutalità del regime, sviluppaunlegame emotivo inaspettato conla madre della donna incarcerata.Saràproprioquesta connessione a illuminare momenti dell’umanità in mezzo agli orrori della repressione.
È stato eletto MigliorFilm al Working in Progress Guadalajara, in Messico, eha vinto otto premi (tra cuiquello per la Miglior Fiction) al 1°Festival Internacional de Cinema de Paraty. Oltre a dialogare conil pubblico insala, la regista parteciperà all'incontro “Cinema comoexpressão da sobrevivência/Il cinema come espressione di sopravvivenza”, sempre il 6 novembre, alle 12.30, presso l'UniversitàStatale di Milano (sala dell'Ex Biblioteca di Iberistica Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni - Piazza Sant'Alessandro 1). Conintroduzione di Vincenzo Russo e MariannaScaramucci, l'evento sarà a ingresso libero e si terrà inlingua portoghese.
L'ultimogiorno di Agenda Brasil, il 7 novembre (giovedì), si apre con"Vidas Partidas", di Marcos Schechtman, alle 17.00. Il dramma affronta il problema della violenza digenere, approfondendo la tragica trasformazione diuna relazione amorosa. Alle 21 verranno proclamati i vincitori dell’11a edizione del festival. Inseguito, “Levante”, di Lillah Halla, chiude la mostra. La trama diquesta coproduzione tra Brasile, Francia e Uruguay tocca il tema dell'aborto partendo dal dilemma diuna promettentegiocatrice di pallavolo che viveunagravidanza indesiderata. L'operaha ricevuto riconoscimenti come ilFIPRESCI Cannes 2023 e il Premio della Giuria al BergamoFilm Meeting 2024.
15/10/2024, 08:13