ALICE NELLA CITTA' 22 - "La cosa migliore"
Un'adolescenza complicata, vissuta per strada e sempre in bilico tra piccoli crimini, musica, bravate e pericoli: quando per un caso sfortunato le conseguenze delle sue azioni degenerano, la vita di Mattia (interpretato da
Luka Zunic) cambia radicalmente. Lascia la scuola e inizia a fare l'operaio, prova a cancellare le sue azioni precedenti puntando in altre direzioni: quando al lavoro conosce meglio Murad e suo fratello Rashid scopre nell'Islam una possibilità di crescita e di felicità.
Federico Ferrone con "La cosa migliore" esordisce nel cinema di finzione - dopo molti anni di lavori e riconoscimenti nel campo del documentario - con una storia che prova a far dialogare le diverse fedi religiose, andando a scavare (dopo averlo già affrontato in alcuni lavori precedenti) nella diffidenza che i musulmani devono subire in Occidente almeno da dopo gli attentati terroristici di questi ultimi due decenni.
La complessità delle emozioni del protagonista sono ben interiorizzate da Zunic, che si sta dimostrando attore interessante e sempre più richiesto dal cinema italiano: accanto a lui Abdessamad Bannaq e Lawrence Hachem Ebaj, mentre i genitori di Mattia sono interpretati da Fabrizio Ferracane e Giulia Valenti.
Una storia dalle premesse interessanti, che avrebbe forse avuto margine per un po' più di coraggio nello sviluppo e nel contrasto (dichiarato negli intenti iniziali dal regista) con pregiudizi ingiusti: ci sono, vero, tanti diversi modi di essere musulmani rappresentati, ma inserire anche quelli più violenti (di solito gli unici che vengono raccontati) non aiuta a evidenziare l'assurdità di certi pensieri.
24/10/2024, 08:00
Carlo Griseri