Qual è la nostra vera natura? Siamo predisposti a fare il male o ci viene insegnato? Siamo in grado di cambiare davvero noi stessi e redimerci? O siamo condannati a essere per sempre prigionieri di ciò che siamo e del nostro destino?
È su queste domande che ci siamo concentrati per sviluppare la storia e i personaggi di Mani Nude, libero adattamento per il cinema del romanzo di Paola Barbato.
Il film narra l’avventura di un ragazzo normale strappato al suo ambiente confortevole e superficiale per affrontare combattimenti clandestini mortali, una storia che ho immaginato intinta nel rosso e nel verde pulsanti, colori che volevo restituissero alle immagini, alle scene, un’atmosfera avvolgente, ipnotica.
Mani Nude guarda al noir d’autore per superare il gener e, attraverso l’andamento insolito della trama e la decostruzione dei caratteri dei protagonisti. Non perciò degli eroi duri, puri e invincibili, ma uomini che hanno paura, che hanno sbagliato e che continuano a farlo. Uomini abituati a usare la violenza per sopravvivere ma che restano comunque anime fragili, spezzate. Uomini costretti ad affrontare le conseguenze delle loro scelte. Costretti ad affrontare le conseguenze del male che esercitano e di quello che subiscono, conseguenze
fisiche ma anche, e soprattutto, psicologiche.
Perché Mani Nude è prima di tutto una storia di delitto e castigo. Una storia che parla di individui che, a un certo punto della loro vita, devono attraversare il caos e il dolore di cui loro stessi sono in qualche modo responsabili e che si ritroveranno a inseguire a tutti i costi una fragile, impossibile normalità.
Mani Nude è la storia di Davide, un ragazzo apparentemente come tanti, che precipita in un vortice crudele e disperato e che, a causa di questo salto nel buio, viene messo a nudo, viene ridotto alla sua vera essenza.
Mani Nude è la storia di Minuto, un uomo che ha perso tutto e che deve fare i conti con il niente che gli è rimasto in mano e che gli sta scivolando via come granelli di sabbia.
Davide e Minuto si incontrano. Si scontrano. Tentano disperatamente di cambiare il proprio destino, di smettere di fare e farsi del male. Di cambiare davvero.
Odio, amore, senso di colpa e volontà di vendetta. Sentimenti ancestrali, universali, che chiunque di noi prova e che troppo spesso abbiamo difficoltà a decifrare. Ma che comunque, ci muovono, anche inconsciamente, gli uni verso gli altri, gli uni contro gli altri, scrivendo il nostro destino.
Di questo parla Mani Nude.
Ed è l’unica cosa che non possiamo mai smettere di raccontare, di indagare, per sperare di riuscire a comprendere meglio noi stessi.
Mauro Mancini