FLIGHT - MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI GENOVA 5 - I vincitori
GIURIA INTERNAZIONALE
GRAND PRIX
"The insides of our lives" di Misja Pekel
Motivazione:" Per la sua narrazione fluida della frammentazione, per il suo rapporto creativo e coraggioso con i filmati d'archivio, intrecciando la storia di un'amicizia fittizia attraverso quella di un intero continente, collocandola nello spazio intermedio, nell'interstizio, ai margini. Per la sua illustrazione dello spazio sconvolto, tagliato fuori, reso 'innaturale' attraverso la rappresentazione dell'assalto violento al mondo naturale (umano, animale) senza tempo da parte di confini, picchetti, recinzioni, guerre. Per la squisita analogia con la libertà umana e animale attraverso la migrazione degli uccelli e la delicata economia del suo linguaggio cinematografico; il suo uso di elementi che ricorrono (leitmotiv) e insieme ad ogni ricorrenza acquisiscono un significato aggiuntivo. Uccelli. Aerei da guerra. Picchetti. Gioco. Trattori. Alberi. Cervo. Terra. Casa. Gatti. Operai che lavorano sotto il fucile. Soldati. Per la sua bella narrazione fuori campo. Per il suo cuore".
BEST FEATURE FILM
"Ciompi" di Agnès Perrais
Motivazione: "Ciompi riassume storie di lotta e autodeterminazione in un grande arazzo antico e contemporaneo. Tessendo infatti i fili di scioperi, rivolte e rivendicazioni sul lavoro di oggi, della storia recente e dell'insurrezione dei Ciompi del 1378, la regista riesce a restituire, in modo sintetico e delicato, la bellezza e la forza di volti, affreschi, cronache e biografie in un film che sfugge e si ribella, anch'esso, a generi e formati".
BEST SHORT
"Light of Light" di Neritan Zinxhiria
Motivazione: "Fondendo insieme immagini conservate su lastre fotografiche di quasi un secolo fa con le impressionanti registrazioni in bianco e nero in Super 8 del regista, "Light of Light" ci porta in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, portando sullo schermo i fantasmi del passato, riaffermando al contempo la miracolosa qualità del cinema di catturare nei suoi giochi di luci e ombre sia l'aspetto reale che quello spirituale del mondo".
BEST ANIMATION
"Glitter for Girls" di Federica Foglia
Motivazione: "Un'opera di animazione astratta giocosa e astuta che sfida i limiti del mezzo cinematografico, lavorando in assenza della macchina da presa stessa incollando tatuaggi d'acqua direttamente su ritagli riciclati di pellicola da 16 mm, "Glitter for Girls" ci porta nella tana del coniglio e ci riporta nell'esibizione scintillante dell'infanzia, ricordandoci allo stesso tempo che il cinema ha ancora molti trucchi meravigliosi sotto la manica".
BEST VIDEO ART
"A poet is dead" di Mattia Biondi
Motivazione: "Per la capacità di utilizzare un linguaggio non banale e retorico sul tema. Per la scelta delle inquadrature e del suono. L'opera di Mattia Biondi si presenta come una esplorazione riflessiva, non solo comunica, ma provoca domande e stimola un dialogo interiore sul significato della morte e sulla sua inevitabile presenza nella nostra quotidianità. Ogni elemento è curato con attenzione, dando vita a un'estetica bilanciata che riesce a cogliere l’essenza del tema affrontato".
MENZIONI
"Zinzindurrunkarratz" di Oskar Alegria
Motivazione: "Partendo da una serie di vecchi filmati amatoriali in Super 8, il film fa uso di silenzi e tracce di suono per unire i frammenti, interrogando e celebrando i gesti e i rituali del passato. Un splendidamente realizzato e profondamente commovente, ‘’Zinzindurrunkarratz’’ si legge sia come un omaggio alle origini e alla famiglia del regista, sia come una riflessione poetica e teorica sulla relazione tra memoria e cinema".
"Everything Are Delayed & Birthday" di Hiroshi Atobe
Motivazione: "Per la creazione di ritratti contemplativi di beata solitudine con un tocco di malinconia e musica, basati sulla performance e che portano a uno stato di trance sia per il soggetto, sia per il regista, sia per lo spettatore che viene ammesso in quello che sembra uno spazio intimo - per pochi istanti - e ne esce con una nuova prospettiva".
GIURIA DEL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI SNCCI
LUNGOMETRAGGIO
"Zinzindurrunkarratz" di Oskar Alegria
Motivazione: "Attraverso il silenzio usato come un linguaggio universale, e per tale affascinante, e attraverso la potenza delle immagini e dell’uso dei suoni come musiche ambientali, Oskar Alegria va alla ricerca delle voci e della fragilità di una memoria soggettiva e semplice, la sua, con una vecchia macchina fotografica Super 8 appartenuta a suo padre, celebrando una lentezza solenne e sapiente, un inno viandante spirituale, sfuggente e struggente, e restituendo al pubblico un ritratto dove cinema e realtà diventano un tutt’uno. Fino al (letterale) materializzarsi di un piccolo miracolo, tecnico, umano e sentimentale".
CORTOMETRAGGIO
"Il compleanno di Enrico" di Francesco Sossai
Motivazione: "Per la capacità di ritrovare il mostruoso che si nasconde nel quotidiano e di mettere in scena il perturbante rimasto latente negli interstizi più profondi della memoria. Un cinema ambiguo e affascinante, pienamente narrativo ma non per questo meno radicale nella sua ricerca formale dei lati oscuri, che nella grana e nelle saturazioni del suo Super16mm gioca apertamente con realismo e surreale fino a ribaltare ogni tipo di prassi linguistica e narrativa non solo italiana, alla ricerca di zone ancora inesplorate dell’inventiva, della creatività e del linguaggio di cui vogliamo continuare a scoprire le potenzialità. Preferibilmente senza continuare a costringere un talento così puro ed evidente a ‘fuggire’ all’estero per trovare qualcuno abbastanza lungimirante da produrlo".
GIURIA STUDENTESCA
PREMIO
"Lunatic" di Robin Noorda
Motivazione: "Lunatic si presenta come un film di animazione particolarmente articolato e ricco di contenuti, trattati in maniera molto originale. L’autore lavora su temi di attualità, tra cui la solitudine l’abbandono, l’omosessualità, l’intelligenza artificiale e l’impronta ecologica dell’uomo sul pianeta, che vediamo sconfinare addirittura sulla luna. Di rilievo l’impatto visivo e scenografico dei materiali e della tecnica utilizzata dall’autore, che sfrutta oggetti di scarto ridando loro vita. Lo spiccato umorismo, alla base della narrazione, permette allo spettatore di riflettere senza sentirsi oppresso dalle sue stesse colpe. A nostro parere quest’opera è una rappresentazione estremamente efficace di tutte le fobie moderne che tormentano le nuove generazioni".