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Cose che Accadono sulla Terra" è documentario di osservazione, girato nel corso di due anni, che ha permesso al regista
Michele Cinque di indagare a fondo la natura e i legami umani, generando un rapporto di confidenza con la famiglia dei protagonisti, Giulio e Francesca. La troupe registra giorno per giorno i piccoli e i grandi cambiamenti che avvengono nel corso degli anni, come quello dell'infortunio di Francesca e le varie svolte narrative della vicenda. Tutto si snoda in una sorta di selvaggio western all'italiana, in un area incontaminata che si estende per migliaia di ettari, in cui vivono cavalli selvatici e bovini allo stato brado, dove l’allevamento si svolge secondo antiche tradizioni tramandate da generazioni di butteri, i nostri cowboys italici.
Michele Cinque riesce bene ad immergersi in questa frontiera immaginaria tra Roma il Grande Raccordo e il cinema di genere. Il mondo selvatico viene raccontato utilizzando le "video - trappole", con inquadrature fisse, notturne, in bianco e nero, e q: per rivelare la presenza dei lupi che minacciano l’impresa dei protagonisti ma che all o stesso tempo rievocano l’indissolubile legame tra uomo e natura. Queste sequenze notturne sono abitate dalla voce di Brianna, che in un altro registro rispetto al dialogo con la madre, da un lato rivela i suoi incubi e dall’altro fornisce allo spettatore gli indizi per accedere, seguendo le tracce dei lupi, alla natura più creativa del film. Altro elemento visivamente caratterizzante sono le sequenze macro, in cui enormi insetti invadono i fotogrammi del film e suggeriscono allo spettatore uno sfasamento di prospettiva, che mi sembra necessario affinché l’uomo torni a far parte del mondo naturale.
09/11/2024, 08:33
Duccio Ricciardelli