Note di regia di "Genoeffa Cocconi: I Miei Figli, i Fratelli Cervi"
Genoeffa Cocconi racconta l’emancipazione racconta le donne contadine emiliane, la loro fede cristiana, la loro tenace resistenza ai soprusi subiti.
Una donna che in virtù degli ideali di libertà e giustizia ha intrapreso la luminosa strada della consapevolezza: contribuendo con il suo operato, insieme a quello di tante altre donne, alla nascita della Repubblica e dell’assemblea Costituente, fino ai valori fondanti della nostra Costituzione.
Lo stile del documentario è costituito da una narrazione a più livelli (fiction, filmati di repertorio, animazioni, interviste a personalità di rilievo diventa solo interviste) e si rivelerà attraverso una drammaturgia asciutta, precisa, libera da eccessivi vincoli estetici.
La protagonista Genoeffa Cocconi, “prenderà vita” e si rivelerà nella parte di fiction ad una giovane ricercatrice del Museo Cervi che si relazionerà con lei in una sorta di intervista “impossibile”.
Marco Mazzieri