ZIKI - Un cortometraggio d'animazione
di Roberta Palmieri e Olga Sargenti
La casa di produzione Echivisivi presenta il suo primo progetto di animazione dal titolo "
ZIKI", cortometraggio scritto e diretto da Roberta Palmieri e Olga Sargenti, racconto emozionante sul fenomeno del Coltan e sul drammatico sfruttamento dei territori della Repubblica Democratica del Congo, fuori concorso al Future Film Festival 2024. E lo fa partendo dall’incontro che si terrà a Modena presso il Cinema Astra - Sala Smeraldo, domenica 24 novembre 2024 alle ore 18.00, dedicato alla tematica del coltan e dei territori interessati con Olga Sargenti e Roberta Palmieri (registe), Christian Poli e Antonella Beccaria (Bottega Finzioni, la scuola all’interno della quale è nata l’idea del corto), Giuseppe Cassaro (produttore per Echivisivi, compositore e sound designer del film), Prof. Luca Jourdan, ricercatore in Scienze antropologiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, Prof.ssa Selenia Marabello, ricercatrice presso l’Università di Modena e Reggio Emilia dove insegna Antropologia delle Migrazioni e Antropologia del Mondo Contemporaneo, Luciano Scalettari, giornalista che si occupa in particolare di attualità africana, temi d’attualità sociale e di giornalismo d’inchiesta, e Jonathan Mastellari del Coordinamento Africa Centrale e Orientale di Amnesty Italia.
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ZIKI" di Roberta Palmieri e Olga Sargenti (Italia 2024, 12 min), prodotto da Giuseppe Cassaro e Samuele Rossi per Echivisivi, con la direzione artistica di Emilio Rossi e Cugeeno Benatti di Selvatico Studio, si può definire come un lavoro di formazione alla violenza, un piccolo film che prova ad aprire uno sguardo ed una riflessione sulle diverse tematiche sociali che abbracciano il diritto all'infanzia e le condizioni tragiche in cui ancora oggi vivono i minori e le comunità femminili congolese. Il protagonista è un bambino che cade per gioco in una miniera di coltan, nascosta proprio sotto le fondamenta della propria casa. Da quel momento nulla è più un gioco e per Ziki, che invece è solo un bambino, inizia un viaggio all’inferno che lo cambia per sempre e gli sporca l’anima di terra, fango e coltan. Alla fine del corto la trasformazione è avvenuta e lui diventa un bambino-soldato: è vittima e carnefice, divenendo l’ennesimo anello di una catena che imprigiona chiunque nasca e cresca in quelle zone dell’Africa. Nel nord est congolese, infatti, la violenza, generata dalle guerre per il contrabbando di quel minerale prezioso che è il coltan, è praticamente istituzionalizzata ed è una strada molto difficile da schivare. Ziki è l’emblema di quei bambini che si trovano a dover scegliere se morire in miniera o se imbracciare un fucile e cerca di interrogare lo spettatore, tramite l’empatia che solo le storie sanno generare. Il tentativo è quello di restituire voce a quelle comunità martoriate dagli interessi economici e allo sciacallaggio occidentale.
Grazie al contributo di MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” 2023, il film farà da cornice all’evento ed incontrerà il suo primo pubblico, accolto dal Future Film Festival. La Direttrice Giulietta Fara lo ha fortemente voluto nel contenitore modenese del Festival, abbracciando le iniziative in essere su due appuntamenti importanti sul piano della divulgazione e sensibilizzazione ai temi, che cadono nel mese di novembre: la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (20 novembre) e la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre).
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Non si può scegliere il luogo in cui nascere" - hanno spiegato le autrici
Roberta Palmieri e
Olga Sargenti; "
semplicemente ce ne viene dato uno e da lì bisogna partire e farsi strada. Ziki è una storia di formazione alla violenza, che racconta un destino inevitabile. È un viaggio che comincia come un gioco dalle fondamenta della propria casa e finisce come una guerra in una terra lontana e irriconoscibile. L'animazione ci ha permesso di costruire un ponte tra mondi apparentemente distanti come le miniere congolesi e la nostra realtà occidentale. Tra le tante storie da raccontare sul coltan, abbiamo scelto la parabola di un bambino che diventa un soldato, poiché esprime al meglio l'assurdità di questa guerra invisibile che ci passa fra le mani ogni giorno attraverso la tecnologia. Se la guardiamo a distanza, la storia che raccontiamo è antica e senza tempo: il benessere e il progresso di pochi sono resi possibili grazie alla schiavitù di molti".
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Abbiamo fortemente voluto sviluppare e produrre questo film di animazione, convinti del suo valore e della sua forza comunicativa". afferma
Giuseppe Cassaro, produttore, compositore e sound designer del corto. Tra gli ultimi film evento realizzati con Echivisivi si menzionano “Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale” e “Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer”. "
Investire e collaborare con nuovi talenti è per noi essenziale al rinnovamento del racconto, con l’obiettivo di aprirsi a nuovi sguardi e nuove forme della narrazione. Accompagnare dunque le due autrici Roberta Palmieri e Olga Sargenti nel loro progetto ci è sembrato urgente, importante, irrinunciabile. Il lavoro, nato all’interno del percorso didattico della scuola di scrittura Bottega Finzioni, ha poi incontrato il talentuoso gruppo di animatori di Selvatico Studio, di Emilio Rossi e Cugeeno Benatti; grazie a loro è stato possibile dare vita al mondo di Ziki, alla sua forza espressiva e drammaturgica".
Il progetto è stato supportato in fase di sviluppo dal Figari International Short Film Fest 2024, ha ottenuto la “Nomination best short film screenplay” al Fabrique Du Cinéma Awards 2022 e il Premio come Miglior Speed Pitch al MurMat Short Film Festival 2022.
21/11/2024, 14:54