HEY JOE - Ritrovarsi e riconoscersi tra le vie di Napoli
Un veterano statunitense della seconda guerra mondiale torna a Napoli all'inizio degli anni Settanta: lì aveva lasciato un amore giovanile travolgente e anche un figlio in arrivo, che non ha mai incontrato. Quando torna in Italia si mette sulle sue tracce, ma la sua ricerca non è lineare, l'incontro non sarà semplice.
"
Hey Joe" di
Claudio Giovannesi è un dolente racconto di formazione, più suggerito che esplicitato, che scorre tutto sul volto e nelle espressioni di
James Franco, scelto come "ritornante" alla scoperta di una Napoli che è molto cambiata da quella del tempo di guerra.
Francesco Di Napoli, suo figlio, lo accetta nella sua vita ma ha molti problemi personali da risolvere, si è dovuto arrangiare fino a quel momento...
Tempi diradati, ritmo rallentato: se Franco gira un po' a vuoto nella sua ricerca e poi si avvicina lentamente al suo obiettivo, il pubblico è invitato a non aspettarsi brusche svolte nel racconto, trovate pirotecniche nelle scelte di ripresa, soluzioni musicali d'impatto immediato. Siamo a Napoli, in ambienti malavitosi, ma questa non è e non vuole essere "Gomorra"...
Da apprezzare il coraggio della scelta di
James Franco come protagonista: in questi ultimi anni l'attore statunitense è rimasto travolto da accuse di molestie e frode. Il suo talento resta innegabile, l'anti-commercialità della sua presenza come assoluto protagonista però è conclamata. La sua storia personale, fatta negli ultimi anni di occasioni buttate via, rende però il film doppiamente interessante: per apprezzarlo appieno, però, ci vorrà probabilmente un maggiore distacco temporale.
27/11/2024, 09:23
Carlo Griseri