Note di regia di "Suspanse"
L’obiettivo principale di "
Suspanse" è immergere lo spettatore in un’atmosfera di crescente tensione e inquietudine, utilizzando la location come un vero e proprio personaggio del film. Il vecchio casale non è solo un luogo fisico, ma un’entità viva, capace di evocare emozioni contrastanti: curiosità, fascino e, infine, terrore.
L’estetica del corto si ispira a un linguaggio visivo che alterna il chiaroscuro e tonalità fredde per creare un senso di claustrofobia e isolamento. La fotografia sfrutterà fonti di luce naturale (come spiragli dalle finestre) e artificiale (torce o lampade portatili) per amplificare la sensazione di realismo. Gli spazi saranno catturati attraverso inquadrature strette e movimenti di macchina limitati, dando l’impressione che i personaggi siano osservati da una presenza invisibile.
Il sonoro giocherà un ruolo fondamentale per costruire la suspense. Il casale sarà caratterizzato da suoni ambientali enfatizzati: scricchiolii del legno, vento tra le fessure, gocce d'acqua che cadono nel silenzio. La colonna sonora sarà minimale, con momenti di assenza totale di musica per aumentare il senso di tensione, intervallati da suoni improvvisi che colpiscono lo spettatore nei momenti chiave.
Le protagoniste sono il cuore emotivo del corto. Ogni attrice porterà in scena un diverso atteggiamento verso l'esplorazione del casale: curiosità, paura e scetticismo.
Durante le riprese, si darà priorità a interpretazioni naturali e reazioni istintive per catturare la vulnerabilità dei personaggi. Le interazioni tra loro saranno costruite per rivelare gradualmente il senso di disgregazione e isolamento che cresce man mano che la storia si sviluppa.
"
Suspanse" esplora il confronto tra l’ignoto e la curiosità umana. La paura nasce dall’incapacità di comprendere ciò che ci circonda e dalla consapevolezza della nostra vulnerabilità di fronte a forze più grandi di noi.
Fabio Mascia