AL PROGREDIRE DELLA NOTTE - Horror e brivido
Il riminese
Davide Montecchi torna alle cupe atmosfere del suo genere cinematografico ideale, l’horror e il brivido. "
Al Progredire della Notte" è un progetto indipendente realizzato con un’ interessantissima e sacrosanta economia di mezzi ed il risultato produttivo si può considerare riuscito.
Claudia, una giovane attrice di venticinque anni, si iscrive ad un fantomatico corso di per superare delle sue insicurezze che da sempre la perseguitano. Per passare la notte, Claudia affitta il piano superiore di una grande e cupissima casa isolata. L’inizio del film è ottimo cinema horror, atmosfere claustrofobiche, ben recitato e diretto il personaggio di Letizia, la proprietaria di casa, donna intrigante dal passato misterioso che la introduce alla “metafonia", una tecnica che permette la comunicazione con le anime ma soprattutto con le voci dei defunti. Davvero da brivido la scena che vede le due donne di fronte all’apparecchio radio dal potere spettrale mentre interrogano i loro cari estinti, una scelta narrativa che inquieta e destabilizza.
Il film purtroppo si perde nella seconda parte calando di freschezza in sceneggiatura e di tensione sovrannaturale. Le scene che nell’introduzione risultavano davvero spaventose, finiscono per diventare nel secondo e terzo atto del film un affastellamento di violenza poco credibile e ripetitiva, con delle trovate registiche non sempre brillanti. L’inserimento di un ulteriore personaggio nella casa andava forse meditato con più cura ed attenzione.
Interessante e comunque degna di nota la patina da “favola nera” che il regista riesce a dare tutto il lavoro e buoni i riferimenti ai rapporti tossici tra madre e figlia che hanno in qualche modo dei rimandi alla psicoanalisi.
19/01/2025, 08:58
Duccio Ricciardelli