Note di produzione di "Frase d'Arme"
Produrre un cortometraggio significa prima di tutto scommettere sul talento di un giovane autore, ma anche costruire un percorso che possa essere un’esperienza formativa in cui trovare collaboratori sodali e inventare nuove strategie per concretizzare la propria visione.
Federico Di Corato e la sua aiuto regista Graziana Di Santo hanno intrapreso un lungo viaggio con Frase d’arme: dopo La baracca, corto di diploma alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, girato in Puglia, loro terra d’origine, si sono avventurati nello scrivere un film che riportasse in maniera traslata la loro esperienza milanese, in un territorio in cui la competizione è più evidente e i rapporti umani più celati. Dopo un percorso di laboratori di sviluppo, tra cui IN PROGRESS del Milano Film Network e NISI MASA – European Network of Young Cinema, il progetto ha ricevuto il sostegno del MiBAC e della Apulia Film Commission, oltre a un contribuito della NABA e dell’associazione DISKO Film, a cui si è aggiunta la coproduzione francese Balade Sauvage Productions.
Frase d’arme vive della scoperta delle due giovani protagoniste che lo interpretano, Elisabetta Bianchin (schermitrice della nazionale italiana e del centro sportivo dell’Aeronautica Militare) e Laura Martinelli, trovate frequentando assiduamente le gare nazionali e grazie all’aiuto della coach Tatiana Lepore. Ma anche dell’incontro con professionisti dal profilo internazionale come l’attrice Lidiya Liberman e l’attore Michelangelo Dalisi, il direttore della fotografia Michaël Capron, il fonico Federico Chiari, il direttore di produzione Marco Longo, la scenografa Federica Bologna e il montatore del suono e missatore Stefano Grosso. Il flusso memoriale che il film punta a riprodurre è frutto del prezioso e incessante lavoro di montaggio di Guglielmo Trupia.
Frase d’arme è, più che un corto, un piccolo film realizzato da ventenni, che porta in sé le pulsioni irrisolte e le richieste d’affetto di una nuova Italia
26/01/2025, 16:20