SEEYOUSOUND 11 - MUSICANTI CON LA PIANOLA di Matteo Malatesta
Dall'incontro al bar con Ferzan Özpetek al David di Donatello coi Manetti Bros passando per il ricordo di Claudio Caligari,
Pivio e Aldo de Scalzi si sono affermati come nomi importanti nel mondo delle colonne sonore filmiche in Italia a partire dalla loro città, la cinematografica Genova.
Cinefili al punto da contestare i registi con cui lavorano e soprattutto appassionati di musica fino a trovare i magheggi più disparati per riunirsi a suonare anche nel periodo asociale del lockdown, i fratelli girano per l'Italia (ma soprattutto: tra Roma e Genova) tra interviste e reminiscenze della storia della loro carriera chiacchierando in "
Musicanti con la pianola" col regista
Matteo Malatesta, che
de facto si auto-inserisce in scena come interlocutore e co-protagonista, dando una faccia al processo creativo di chi si è posto la missione di studiare il processo creativo degli altri.
I due si fanno scherzi a vicenda e a modo loro si beffano del mondo, e il documentario rispecchia la loro natura scanzonata giocherellando con l'ordine delle cose e l'effettivo resoconto di informazioni. Alcuni tra i passaggi chiave della loro carriera (la lite con Caligari, la militanza di Aldo nei Picchio dal Pozzo) vengono raccontati 'en passant' in interviste improvvisate o poco programmate, mentre tanto spazio viene dato alle micro-ossessioni, ai rituali di caffè, alle freddure sui loro nomi.
Metà del film ha la parvenza di un documentario su Genova o perlomeno sui lasciti della genovesità imperante — e in ciò è adatto l'umore di "
Musicanti con la pianola", che sin dal titolo restituisce un'immagine di chiacchiera da bar, con tanto di goliardia e nostalgia.
Durante le riprese, è morto il regista Alessandro d'Alatri, più volte collaboratore di Pivio e Aldo (per esempio ne
I giardini dell'Eden), a cui è dedicato un tributo a metà film, in mezzo ad altri momenti che caratterizzano provincialmente i fratelli, che cantano allo stadio coi tifosi sampdoriani e lavorano con le associazioni di musicisti di strada della loro Genova.
Nonostante ciò, nei documentari su questo tema quello di Matteo Malatesta è il film più curioso al metodo artistico della musica e del cinema — e la caratterizzazione del lavoro dei fratelli de Scalzi ne esce celebrata ma sempre in modo che sembra giustificato alla perfezione.
21/02/2025, 09:00
Nicola Settis