JEAN-PIERRE MELVILLE. L'ULTIMO SAMURAI - Dal 27 febbraio
al 30 marzo al Palazzo Esposizioni Roma
Tra i grandi maestri del noir francese e precursore riconosciuto della Nouvelle Vague,
Jean-Pierre Melville è un cineasta che sfugge a ogni classificazione, anche per aver fatto della più orgogliosa indipendenza la sua bandiera. A rendergli omaggio a partire dal 27 febbraio è la rassegna
Jean-Pierre Melville. L'ultimo Samurai, che fino al 30 marzo al Palazzo Esposizioni Roma permetterà al grande pubblico di riscoprirne i capolavori sul grande schermo e a ingresso libero fino a esaurimento posti. In programma spiccano i suoi titoli più celebri, come I senza nome, L'armata degli eroi, Lo spione, Léon Morin, prete, ma anche le opere meno conosciute degli esordi, da Il silenzio del mare, girato nell'immediato dopoguerra, a I ragazzi terribili, tratto dal romanzo di Jean Cocteau. Ad aprire la rassegna, giovedì 27 febbraio alle 20.00, sarà invece Le samouraï (in italiano Frank Costello faccia d'angelo), forse la vetta dell'arte di Melville, con uno straordinario Alain Delon: l'attore francese, scomparso recentemente, rimarrà sempre uno dei suoi preferiti, insieme a Jean-Paul Belmondo e Lino Ventura, nei panni di personaggi solitari e disillusi ma sempre pronti ad affrontare senza tentennamenti il proprio destino.
Autore della capacità rara di combinare una visione dell’uomo dolente e partecipe con un rigore espressivo che sfiora l’astrazione, Melville ha aggiornato la lezione del noir della Hollywood classica, influenzando a sua volta schiere di registi che lo hanno preso come punto di riferimento, da Tarantino a Scorsese, da Michael Mann a John Woo. Insieme alla retrospettiva completa del suo cinema, la rassegna propone quindi anche dei titoli americani degli anni Quaranta e Cinquanta che hanno avuto un ascendente decisivo su Melville, come Giungla d'asfalto di John Huston o il raro La città spenta di De Toth, nonché alcuni film contemporanei che più sono debitori del maestro francese, primo fra tutti Le iene di Quentin Tarantino. Senza dimenticare capolavori come Fino all'ultimo respiro di Godard, dove lo stesso Melville, all'epoca ispiratore della nascente Nouvelle Vague, compare come attore.
21/02/2025, 16:03