FABRIZIO SABATUCCI - "Tra Schiavone e Ricciardi"
Fabrizio Sabatucci è un attore di esperienza e qualità, che si divide da tempo tra cinema, televisione, teatro e doppiaggio. Tra Rocco Schiavone e Il Commissario Ricciardi, il teatro e nuovi progetti, lo abbiamo intervistato.
Fabrizio, un periodo ricco di presenze sul piccolo schermo...
Già, a partire da
Rocco Schiavone in cui sono apparso nella prima puntata di questa sesta stagione: il mio personaggio, Munifici, era già apparso nella seconda ma in uno degli ultimi romanzi tornava. Schiavone nella storia ritorna a Roma e mi ritrova, per un problema personale del suo mentore, e grande amico, si ritrovano al Testaccio anche per risolvere un caso.
E poi
Il Commissario Ricciardi, che presto andrà in onda e mi vedrà apparire su più puntate di questa terza stagione: il mio è un personaggio nuovo, un sovversivo che tenterà quasi un colpo di stato, un personaggio trasversale, tutto da scoprire.
Nel frattempo, hai ripreso il teatro.
Con la mia compagnia, FORI4, abbiamo appena debuttato a Roma con la "terza edizione" de
Il Condominio di Giulia, una sorta di Inside out per adulti, con emozioni e organi del corpo che prendono vita e parlano con il pubblico. E' ambientato negli ultimi due anni di vita di Giulia, è anche cartoonesco come linguaggio in alcuni momenti, è un dramedy con l'obiettivo di solleticare le coscienze e sensibilizzare verso un'eutanasia possibile. Lo abbiamo portato in scena nel 2022, poi a fine 2023 e di nuovo ora, stavolta solo al teatro Cometa off di Roma, fino al 16 marzo. C'è chi torna per la terza volta a vederlo, vuol dire che abbiamo seminato bene!
Sei un attore poliedrico, che non mette confini tra cinema, teatro, tv...
Ho anche sempre mantenuto una parte importante del mio lavoro per il doppiaggio, e anche se con gli alti e bassi del settore si va avanti. Per me è fondamentale
switchare, non mischiare i modi di interpretare tra cinema teatro e doppiaggio. Io poi insegno anche in un'accademia a Roma, basandomi su un metodo di ascolto e istinto, un metodo per conoscersi meglio e riuscire a lavorare con una verità che si possa trasferire ai vari personaggi.
Non esistono ruoli piccoli, o minori, da affrontare con meno impegno.
Certo che no, ci sono attori che con poche pose hanno vinto premi importanti! Robert De Niro dice sempre di fare bene ogni provino, magari chi fa il casting non ti prende ma poi si ricorda di te, vai al 100%, sempre. Anche perché l'educazione da set non la fa nessuno, impari solo facendolo. Ad esempio con Simone Spada, regista di Rocco Schiavone, avevo già fatto un film: lavoro porta lavoro. Avevo fatto un corto,
La Partita, poi quando è diventato un lungo ci hanno richiamato tutti, può succedere se dai sempre il massimo.
E ora cosa dobbiamo aspettarci?
Ho girato fino a fine 2024
Il morbo K,una miniserie Rai basata su una storia vera, avvenuta verso la fine della seconda guerra mondiale, quando un medico romano inventandosi un morbo finto riusì a salvare più di mille ebrei. Spero vada in onda entro la fine dell'anno, è diretta da Francesco Patierno: ogni attore ha portato proprio personale, con un grande rispetto della sceneggiatura, è stata un'esperienza meravigliosa...
07/03/2025, 09:35
Carlo Griseri