GIULIA PETRUNGARO - "Con Cercando Itaca finalmente in Calabria"
Dal 3 aprile arriva nelle sale "
Cercando Itaca", ibrido tra finzione e documentario diretto da Sergio Basso e interpretato da
Giulia Petrungaro. Il film racconta l’incontro tra Arianna, una giovane squatter emigrata ad Amburgo dall’area grecanica della Calabria, e il mito di Ulisse.
Giulia, per te un ritorno nella tua Calabria.
Questo è un progetto cui sono molto affezionata per tantissime ragioni, sopra tutto di certo per il fatto di aver potuto finalmente lavorare in Calabria, che è casa mia, una terra cui sono molto legata. L'80% dei calabresi vive fuori per motivi di lavoro, e anche io.
Come sei entrata nel progetto?
Ho fatto un primo provino e poi sono stata richiamata, ma non pensavo di essere scelta: avevo 28 anni quando abbiamo girato, la protagonista doveva averne 18 ma non era questo un problema, fisicamente posso passare per una ragazza più giovane, sono piccolina. Ma il regista, forse per provocarmi, mi diceva avevo occhi troppo maturi, doveva vedersi spensieratezza e ingenuità ma nei miei occhi non li vedeva.
Poco dopo mi chiamano e mi dicono che ero stata scelta: un vero onore, ci speravo tanto, è un bel progetto, un personaggio da protagonista, ho quasi un doppio ruolo perché interpreto anche une sirena... è stata un'esperienza unica!
Si tratta davvero di un progetto originale, tra fiction e documentario, tra dramma e commedia.
Un film senza tempo, in cui ci sono personaggi storici ama anche il mio, quello di una ragazza dei giorni nostri. E' bello vedere come due epoche diverse possano convivere. Questo film è la storia di un incontro, forse onirico, idilliaco, o forse reale, a un certo punto sembra che non sia reale ma ti lascia percezione di realtà...
Non è stato semplice mantenere il giusto equilibrio dei toni, c'erano battute forti che come Giulia non avrei mai detto in quel modo, ma Arianna sì e dovevo tenere conto del mio personaggio.
Come è stato girare in Calabria, tra l'altro riscoprendo parti della sua storia e un antico dialetto.
Una terra che si conosce molto poco, io stessa l'ho capita meglio mentre giravamo. Nel film si parla anche del grecaico, un dialetto antico che però nella mia famiglia (sono della zona di Cosenza) non si parlava più. Mi mancava una parte importante, è stato bello informarsi e conoscere ma molto difficile parlarlo!
Molti ragazzi per le poche opportunità della mia terra vanno fuori, anche io: ora lavoro a Roma, ma sono dispiaciuta anche solo di non aver potuto studiare teatro prima, ho iniziato a 19 anni quando mi sono trasferita. Dopo l'accademia ho iniziato subito a lavorare, in tante serie tv ma anche al cinema, il mio primo film importante è stato "School of Mafia".
E ora cosa dobbiamo attenderci?
Nell'ultimo paio d'anni per fortuna ho lavorato molto, ho girato i "Fratelli Corsaro" per Canale 5, "Ninfa dormiente" per la Rai... Adesso inizio una nuova serie per Mediaset, a Catania, e poi il nuovo capitolo delle avventure di Teresa Battaglia su Rai 1, a giugno.
01/04/2025, 13:02
Carlo Griseri