SICILIA QUEER 15 - Ospiti Morante, Joaquim Pinto e Nuno Leonel
Comincia a svelare le proprie carte il
Sicilia Queer filmfest, in programma a Palermo dal 25 al 31 maggio, che giunge alla sua quindicesima edizione.
Un traguardo particolarmente importante per un festival innovativo che vede quest’anno il coinvolgimento – per la sezione Presenze – dei registi portoghesi Joaquim Pinto e Nuno Leonel, autori totali di una filmografia unica al mondo che attraversa la fotografia e l’animazione, la produzione e la creazione di immagini e suoni, fino alla regia di film documentari e di finzione.
Il cinema di Pinto e Leonel, di cui si presenteranno (a cura di Marco Grifò e Andrea Inzerillo) per la prima volta in Italia alcuni restauri realizzati dalla Cinemateca Portuguesa, permetterà di scoprire anche il formidabile utilizzo di grandi interpreti, da Inês de Medeiros a Luís Miguel Cintra fino a
Laura Morante, protagonista del secondo lungometraggio di finzione di Joaquim Pinto, Onde bate o sol (1989). L’attrice, ospite del festival e al centro di un omaggio nella sezione Retrovie italiane curata da Umberto Cantone, sarà inoltre protagonista di una conversazione pubblica che attraverserà i punti salienti della sua carriera da attrice e da regista.
Joaquim Pinto e Nuno Leonel
Partendo dalle collaborazioni di Pinto con i più grandi maestri del cinema portoghese e non solo (De Oliveira, Monteiro, Ruiz, Schroeter, Téchiné…), questa coppia nella vita e nel cinema si è imposta fino alla costruzione di vere e proprie opere-mondo come il loro ultimo Pathos Ethos Logos (2021). E la capacità di unire cinema e vita, permeando il labile confine tra finzione e documentario, mostra nei loro film lo splendore del mistero, il desiderio dei corpi, il fascino e la delicatezza di un cinema in cui non ci sono buoni né cattivi, né vincitori né vinti, e in cui le costrizioni morali e sociali evidenziano tutte le loro assurdità. Nel dare voce alle persone in situazioni precarie o ai gruppi condannati all'ostracismo i registi cercano, con un po' di umorismo, di smantellare i discorsi dominanti contribuendo a mantenere viva, grazie al cinema, la fiamma del dissenso.
L'opera di Pinto e Leonel è un compendio di geografie che evocano l'invisibile dello spirito e del desiderio. Spostandosi dal Portogallo all'isola di São Miguel nelle Azzorre, dalla Catalogna al Brasile, dalla campagna al paesaggio marittimo, lo sguardo itinerante di questi due autori trova sempre le tracce di umanità inedite e di alternative modalità dello stare al mondo. Uno sguardo sempre presente, partecipe, empatico, di cui non si nasconde né lo shock né la meraviglia. Dai pescatori di Rabo de Peixe (2003) ai giovani ragazzi di strada di Surfavela (1996), dai misteri della costa portoghese di Uma pedra no bolso (1988) ai segreti indicibili di Onde bate o sol (1989), i due registi disegnano una mappa di possibilità, di riflessioni, di sentieri di crescita estranei alle imposizioni della storia e della cultura dominante ed eurocentrica.
07/04/2025, 13:34