LA MEMORIA DEGLI ULTIMI - Torna in sala per
celebrare gli 80 anni della Liberazione
Anteprima al Bifest 2014 e una lunga corsa che lo portò ad essere uno dei film documentari più visti nel 2015, “
La memoria degli ultimi”, primo film documentario del regista toscano Samuele Rossi, da poco candidato ai David di Donatello per il miglio documentario 2025 con il suo “
Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer”, torna in un’edizione rinnovata in sala in tutta Italia. La nuova circuitazione si inserisce nell’anno delle celebrazioni per gli 80 anni della Liberazione e si concentrerà in particolare nelle città d’origine dei 7 partigiani protagonisti del film. All’interno del nuovo tour, che toccherà città come Bologna, Milano, Torino, Pisa, Roma il film tornerà anche nel capoluogo toscano, a Firenze, il 24 aprile 2025 al Cinema Astra alla presenza del regista alle ore 19:00.
Il film documentario ripercorre gli anni della Resistenza attraverso le parole di un gruppo di partigiani nati fra il 1920 e il 1927, dunque fra gli ultimi della loro generazione ad essere ancora in grado (con grande lucidità) di raccontare la loro esperienza.
"
Abbiamo pensato fin da subito fosse un dovere farlo" - commenta
Samuele Rossi, regista e produttore del film - "
In questo caso gli aspetti artistici o cinematografici passano in secondo piano. In un momento storico così drammatico, dove la memoria appare spesso una materia modificabile a seconda dei propri interessi e dove le tendenze nazionali e globali sembrano portare ad un inevitabile smantellamento dei principi democratici che tanta strada ci hanno consentito di fare, ritornare in sala con “La memoria degli ultimi” è il nostro modo di testimoniare una presenza, di presidiare valori e sentimenti che sentiamo di dover rimettere al centro del quotidiano e del dibattito pubblico. Sono quindi doppiamente contento di portare il film a Firenze, la mia città d’adozione: un modo per vivere assieme a tanti amici e concittadini un senso di appartenenza che deve essere felice e condiviso, il tentativo di alimentare la necessità di una resistenza, che non è solo un fatto di memoria, ma anche un sentimento profondamente attuale. È una piccola cosa, ma anche il cinema, credo, debba fare la propria parte".
22/04/2025, 19:44