Vincenzo Amato nasce in Sicilia nel 1966. Nel 1993 si trasferisce negli Stati Uniti dove inizia un sodalizio artistico con Emanuele Crialese, diventando il protagonista di molte sue pellicole come Once We Were Strangers nel 1997, Respiro (2002), che ottiene grande successo al Festival di Cannes, e Nuovo Mondo (2006) con Charlotte Gainsbourg. Questo ruolo e una storia forte gli faranno ottenere una candidatura ai David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. Nella sua carriera, si segnalano anche altre prove...visualizza tuttoe attoriali degne di nota come Ciao America (2002) con Maurizio Nichetti, Soundtrack (2008) e alcuni film diretti da Andrea Porporati. È accanto a Micaela Ramazzotti nel film Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso, presentato nella settimana della critica al Festival di Cannes 2014. Recita nella commedia americana Che fine hanno fatto i Morgan (2009) e in Unbroken di Angelina Jolie. Nel 2015 è in The Wannabe, film di successo prodotto da Martin Scorsese per la regia di N.Sandow In Italia è la volta di pellicole come La scuola è finita, Abbraccialo per me, L’ora legale e Sicilian Ghost Story. In questi anni, Vincenzo Amato prende parte anche a produzioni televisive sia in Italia che oltreoceano. Nel 2007 è in Einstein per Liliana Cavani, una docufiction che ottiene un successo di qualità e pubblico. Tra le altre esperienze sul piccolo schermo si segnalano le partecipazioni a serie tv americane come Gossip Girl, The Good Wife, Boardwalk Empire, American Crime Story, Law&Order e nella fiction Rai La catturandi. Nel 2019 recita in due importanti film: è protagonista di Tornare di C. Comencini ed è in Tra le onde di M. Amenta. Per la tv italiana è protagonista di un altro importante progetto e cioè Storia di Nilde per la regia di E. Imbucci dedicata alla figura di Nilde Lotti con Anna Foglietta dove ha prestato il volto al personaggio di Enrico Berlinguer. Nel 2020 è protagonista di uno dei film più cari mai prodotti da Netflix dal titolo Red Notice, con Dwayne Johnson (The Rock) e Gal Godot per la regia di R. M. Thurber.