Nata a Parigi e cresciuta a Ginevra, Irène Jacob ha esordito in un film del calibro di Arrivederci ragazzi (1987), firmato Louis Malle e vincitore del Leone d’Oro alla Mostra di Venezia. Qualche anno dopo ha avviato una collaborazione destinata a regalarle enorme successo e riconoscimento internazionale, grazie al ruolo di protagonista in due opere fondamentali del regista polacco Krzysztof Kieślowski: La doppia vita di Veronica (1991), primo titolo del cineasta girato all’estero, e Trois Couleurs : Rouge (Tr...visualizza tuttore colori - Film rosso, 1994), capitolo conclusivo della “trilogia dei colori”, presentato lo stesso anno in Piazza Grande a Locarno, nonché ultimo film del regista prima della sua prematura scomparsa. Due interpretazioni che hanno acceso i riflettori su Jacob, fruttandole numerose offerte da Hollywood e l’imbarazzo della scelta tra i migliori ruoli del cinema europeo: occasioni di fronte alle quali Jacob ha preferito privilegiare i propri tempi e le proprie condizioni, rallentando il passo e selezionando attentamente i suoi ruoli. Da allora l’attrice si muove con grande naturalezza su entrambe le sponde dell’Oceano, alternando ai set dei film d’azione hollywoodiani le atmosfere più pacate dei grandi autori europei e disegnando così il proprio individualissimo percorso all’interno della scena cinematografica contemporanea. Quest’anno ha recitato in Shikun di Amos Gitai (Berlinale 2024) e Rendez-vous avec Pol Pot di Rithy Panh (Cannes 2024).