Lenka Reinerova negli anni ’30 lavora come giornalista per il “Deutsche Volkzeitung” e per l’ “Arbeiter Illustierte Zeitung”, collaborando con F.C. Weiscopf. Si trova a Bucarest durante l’invasione della Cecoslovacchia e decide di emigrare in Francia. A Parigi vive alla Maison de la Culture Tchécoslovaque, sostenuta dall’Associazione degli Scrittori Francesi della quale fa parte anche Luis Argon. Nel settembre del ’39 la Maison viene perquisita dalla polizia francese, chiusa e gli abitanti arrestati. Lenka riman...visualizza tuttone sei mesi in isolamento nella prigione della Petite-Roquette a Parigi. Nel febbraio del 1940 è trasferita a Rieucros. Durante la sua permanenza nel campo scrive un romanzo per bambini. Riesce ad uscire da Rieucros grazie all’intervento di F.C. Weiskopf e all’Associazione degli Scrittori Americani che riescono a farle ottenere un visto per il Messico. Dopo una tappa forzata a Casablanca giunge in Messico nel 1941. In Messico continua la sua carriera di giornalista e nel ’45 riesce a tornare in Europa con il marito Theodor Balk. In Jugoslavia, paese del marito, lavora alla radio di Belgrado. Nel ’48 lascia Belgrado e ritorna a Praga. Negli anni ’50, durante i grandi processi politici, viene arrestata e tenuta in carcere per diciotto mesi. Riabilitata nel ’64 torna a lavorare come direttrice del mensile in lingua tedesca “Im Herzen Europas”. Partecipa attivamente alla Primavera di Praga. Nel ’68, dopo l’invasione Sovietica della Cecoslovacchia, è estromessa dalla redazione della rivista e le viene impedito di continuare a scrivere. Lenka Reinerova ha una figlia e vive a Praga.