Nato a San Remo cento anni fa, il 31 luglio 1914, Bava è figlio d'arte. Suo padre Eugenio, già scenografo per la francese Pathé, è il direttore del reparto trucchi cinematografici all'Istituto Luce, dove il figlio ventenne comincia a lavorare nel 1934 come titolista. L'esordio come direttore della fotografia è con Roberto Rossellini nei due cortometraggi diretti dal regista romano nel '39: Il tacchino prepotente e La vispa Teresa. Nel dopoguerra Bava dirige alcuni brevi documentari fra i quali Anfiteatro Flavio de...visualizza tuttoel 1947… Intanto gli impegni come "interprete della luce" si susseguono e gli permettono di raffinare le sue idee e collaborare, fra il 1950 e il 1960, con diversi registi fra cui Steno, Monicelli, Mario Camerini, Giorgio Bianchi, Luciano Emmer, Mario Soldati ma soprattutto Riccardo Freda con il quale realizza I vampiri… e l'horror fantascientifico Caltiki - il mostro immortale di cui cura anche gli effetti speciali a base di trippa… Nel 1961, dopo il debutto con La maschera del demonio, è impegnato nei trucchi del fantasy Le meraviglie di Aladino dove fa uscire dalla lampada un genio interpretato da Vittorio De Sica… La sua grande esperienza negli effetti speciali è richiesta anche dalla RAI, prima per la realizzazione dell'episodio in cui Ulisse si scontra con Polifemo nell'Odissea televisiva diretta da Franco Rossi… poi per il Mosè di Gianfranco De Bosio, con Burt Lancaster che scaglia le piaghe sull'Egitto e fugge attraversando il Mar Rosso grazie all'intervento divino… Suo è anche un celebre Carosello, dove mette a disposizione di una benzina il sapiente uso di modellini e mascherini dando vita a I futuribili… Con il figlio Lamberto, da un racconto di Prosper Mérimée adattato nella sceneggiatura di Cesare Garboli, nel 1979 dirige il film tv La Venere di Ille per la serie RAI "I giochi del diavolo"… Quando Mario Bava muore per un infarto il 25 aprile 1980, il suo ultimo intervento nel cinema è la trasformazione in Morte della Mater Tenebrarum per Inferno di Dario Argento…