Nasce nella borghesia intellettuale di Napoli, dallo sport passa al volontariato. 
Poi c'è il '68, stagione di teste rotte che rischia di finire peggio. Come altri sceglie la via dei liberi giramondo. Per anni vive senza meta, e senza riferimenti. La barca a vela lo porta di la' dell'orizzonte, nel '78 a Stromboli già vivono altri suoi amici e i loro giardini. Si va a pescare sotto la sciara del fuoco. 
Inizia qui una fase stanziale, si ricostruisce un rudere, con lavoro duro, di braccia. Compra delle api e inizia uno studio della natura che va dalle olive al pane. 
 Nel '95 torna a Napoli per assistere i suoi anziani. Qui le api diventano presto il cardine della sua vita, tracce di un ideale di amore e condivisione della natura.
 E per questo, oltre al sudore in campagna, servono anche le parole, forse i film. La sua prima esperienza davanti ad una telecamera avviene con il documentario di Alessandro Scippa “Nanni e la api, piccolo ritratto di un apicoltore”. Arianna è la sua prima prova da attore.
(ultima modifica: 23/11/2012)