Nato a Canton ma cresciuto in Vietnam fino all'età di 14 anni, Tsui Hark ha studiato cinema negli USA e ha poi continuato "sul campo" la sua formazione, lavorando per la televisione hongkonghese CTV. Nel corso di una lunga e prolifica carriera, ha lavorato con le più celebri star del cinema di Hong Kong, tra i quali Chow Yun-fat, Andy Lau, Leslie Cheung, Anita Mui, Maggie Cheung, Anita Yuen, firmando (ma anche producendo) alcuni dei maggiori campioni d’incasso del cinema dell’ex colonia inglese.
Con Once Upon a ...visualizza tutto Time in China, trilogia che recupera il personaggio del mitico maestro di arti marziali Wong Fei-hung, Tsui Hark ha fatto di Jet Li una star di grandezza planetaria. Con la trilogia “A Chinese Ghost Story” (“Storia di fantasmi cinesi”), Tsui Hark ha reinventato il racconto horror tradizionale cinese, ibridandolo con le arti marziali e la commedia romantica. Regista rivoluzionario per come ha integrato i moderni effetti speciali nel tessuto della tradizione del cinema di Hong Kong, Tsui Hark è un cineasta totale – ammirato da colleghi del calibro di George Lucas, Steven Spielberg, James Cameron, Sam Raimi e Quentin Tarantino. Tsui Hark ha prodotto e lanciato, tra gli altri, cineasti come Ching Siu-tung, Kirk Wong, Raymond Lee. È stato grazie al suo straordinario intuito se John Woo, dopo anni di militanza nel cinema di consumo, ha potuto dirigere, proprio mentre meditava di abbandonare il cinema, un nuovo seminale noir A Better Tomorrow. È stato autore di capolavori quali Zu: Warriors from the Mountain (1983), Shanghai Blues (1984), Peking Opera Blues (1986), A Better Tomorrow III (1986), Swordsman (1990), Green Snake (1993), The Lovers (1994), The Blade (1995), Seven Swords (2005).
All’indomani del 1997, quando Hong Kong torna alla Cina, Tsui Hark sbarca a Hollywood, dove dirige due cult-movie interpretati da Jean-Claude Van Damme. Il primo, Double Team - Gioco di squadra (Double Team, 1997), vede Van Damme affrontare un ferocissimo Mickey Rourke all’ombra della Piramide Cestia. In Hong Kong colpo su colpo (Knock Off, 1998), il regista conduce a un punto di non ritorno l’action movie contemporaneo realizzando così uno dei capostipiti del cinema postmoderno di genere. Nel 2005, con Seven Swords, coreografato dal grande Lau Kar-leung (scomparso pochi mesi fa), il regista apre la 62. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Con un centinaio di film all’attivo, fra regie e produzioni, Tsui Hark è oggi non solo uno dei nomi più rappresentativi del cinema asiatico contemporaneo ma anche un maestro del cinema riconosciuto a livello mondiale.
(ultima modifica: 26/09/2013)
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