Regista e sceneggiatore polacco, nasce a Varsavia nel 1941. Dopo il diploma in tecniche teatrali nel 1962, inizia a lavorare al Teatr Współczesny di Varsavia. Nel 1969 si diploma alla Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź. A questo periodo risalgono i suoi primi documentari da studente, Urząd (1966), Koncert życzeń (1967), Z Miasta Łodzi (1969, il suo film di diploma) e il cortometraggio di fiction Tramwaj (1966). Dal 1970 al 1980 lavora per la WFD (Wytwórnia F...visualizza tuttoFilmów Dokumentalnych – Casa produttrice del film documentario) di Varsavia. Nel 1973 gira per la tv il mediometraggio di finzione Przejście podziemne, mentre del 1975 č il suo primo lungometraggio, Personnel (prodotto dalla televisione polacca, in collaborazione con lo Studio TOR di Krzysztof Zanussi). Il 1985 segna l'inizio del suo lungo e duraturo sodalizio nella scrittura con Krzysztof Piesiewicz, noto avvocato di Varsavia, e con il compositore Zbigniew Preisner: il loro primo film č Bez końca (1985). Seguono Krótki film o zabijaniu (t.l. Breve film sull'uccidere, 1988, inedito in Italia) e Krótki film o miłości (Non desiderare la donna d'altri, 1988) versioni lunghe di due episodi di Dekalog (Decalogo, 1989), la serie di 10 episodi della durata di un’ora nata per la televisione polacca. Con La double vie de Véronique (La doppia vita di Veronica, 1991) Kieślowski inizia una serie di coproduzioni con la Francia che porteranno, dal 1993 in poi, alla piena collaborazione con il produttore francese Marin Karmitz. Dopo aver completato la trilogia dei Tre Colori (Film Blu, 1993, Leone d’oro a Venezia; Film Bianco, 1994, Orso d’argento alla Berlinale; Film Rosso, 1994, in concorso a Cannes e candidato a 3 premi Oscar) annuncia di voler abbandonare la professione di regista. Durante l'ultimo periodo della sua vita inizia a lavorare con Piesiewicz a una sceneggiatura per un trittico su Paradiso, Purgatorio e Inferno (Raj, Czyściec, Piekło). Muore il 13 marzo 1996, all’etŕ di 54 anni, durante un'operazione a cuore aperto in seguito a un attacco di cuore.