Chiara Passa è un'artista visiva attiva nell'arte digitale da dopo la metà degli anni Novanta.
M.F.A. presso l'Accademia di Belle Arti di Roma e Master in nuovi media audiovisivi presso la Facoltà di Lettere Moderne. La sua ricerca artistica analizza le sottili differenze negli spazi virtuali attraverso una varietà di tecniche, tecnologie e dispositivi, come, la realtà virtuale e la realtà aumentata che Passa adopera per esplorare l'architettura come interfaccia. VR AR e AI, sono strumenti utilizzati per scuoter...visualizza tuttore e sfidare la nozione statica di architettura, esplorando la dualità liminale tra luogo tangibile e virtuale, ottenendo in arte una strana oscillazione tra gli spazi. Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente da festival, conferenze e istituzioni, tra cui:
«Object (RE) Oriented Reality» Solo show at Panke gallery Berlin (2023); «Still Life» Solo show at Zabludowicz Collection London (2021-2022); «MADATAC XI» Bienal Virtual de Arte de los Nuevos Medios Digitales, Madrid (2020); «Object Oriented Space». Solo show at Museum MLAC Rome (2019); «Virtual Natives – Sculpture», Roehrs & Boetsch gallery, Zurich (2019); «Oslo Night show», HEK Museum Basel (2018); «InSonic» immersive art show, ZKM | Center for Art and Media Museum, Karlsruhe (2017); «From live architecture: Dimensioning», solo show at Furtherfield gallery, London (2016); «Off Biennale Cairo» (2015-2016); «ISEA Disruption», Conference and exhibition at Vancouver Art Gallery. (2015); «Morphos», Vortex Dome - immersion media, Los Angeles (2014); Media Art Histories IV - RENEW conference, Riga. (2013). FILE | Electronic Language International Festival, São Paulo. (2011); Electrofringe - festival of new media art, Newcastle, Australia. (2008); BizArtCenter, Shanghai (2005); MACRO – Museo d'Arte Contemporanea, Roma (2004), 11° Biennale of young artists of Europe and the Mediterranean countries: «Cosmos - a sea of art», Athens. (2003); 48a Biennale di Venezia (with Oreste group), Venezia (1999) e Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (1999).