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Frederikke Aspock

12/08/1974
Copenaghen, Danimarca

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Frederikke Aspock


Biografia:
Frederikke Aspöck è regista e sceneggiatrice e i suoi film hanno fatto il giro del mondo nei festival cinematografici vincendo numerosi premi.

Dopo essersi laureata in Scenografia per il Teatro alla Wimbledon School of Art di Londra, si trasferisce a New York dove, nel 2004, consegue un Master in Filmmaking alla Tisch School of the Arts della New York University. Durante questo periodo, scrive e dirige quattro cortometraggi che già dimostrano la sua particolare attenzione per le immagini: Footsteps (1999), The Browns (2000) e Lion-Tamer (2001). Nell’anno del diploma realizza Happy Now (2004), storia di una particolare giornata in spiaggia di una tipica famiglia americana, che dopo pochi mesi le fa vincere, tra gli altri, il Primo Premio Cinéfondation al Festival di Cannes.

Regista di attori con un amore spiccato per l'essere umano imperfetto, Aspöck usa un mix di dramma, commedia fisica e narrazione visiva per ritrarre le persone nel modo in cui lei le preferisce: mentre cercano ardentemente di fare del loro meglio nella vita, pur sbagliando inavvertitamente lungo il percorso.

Tornata in Danimarca, nel 2009 dirige il cortometraggio Får (Sheep) che racconta di infedeltà, abbandono e rivelazioni dettate dall'alcol durante un’imprevedibile festa di mezza estate.

Nel 2011 porta a termine il suo primo lungometraggio Labrador (Out of Bounds), una storia che parla di famiglia e d’amore; il lungometraggio, girato su un’isola deserta e ventosa, viene presentato fuori concorso alla 64° edizione del Festival di Cannes e vince il Gran Premio al Festival Internazionale del Cinema di Marrakech. Successivamente, nello stesso anno, viene chiamata a realizzare un cortometraggio in occasione dell’Aarhus Festuge, un festival di arte e cultura che si svolge nell'omonima città danese: con un solo giorno di riprese a disposizione e sulle note della canzone Buttons dei Lambchop, assegnatale dal Festival, la Aspöck crea Moving On, una piccola storia di sguardi e separazioni.

Il suo film successivo è Rosita (2015): qui un vedovo di mezza età fa venire in Danimarca la giovane filippina Rosita e la sposa, coinvolgendo suo malgrado il giovane figlio come interprete. La pellicola vince il Premio per la Miglior Regia al Festival Internazionale del Cinema di Mosca.

De frivillige (Out of Tune, 2019), una combinazione perfetta di dramma e commedia, diviene un successo al botteghino danese: la storia si svolge tutta all’interno di una prigione e racconta di uno sgangherato coro di detenuti e del suo direttore. Basato su un'opera teatrale acclamata dalla critica e diretta dalla stessa Aspöck, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Rotterdam e proiettato al Festival di Göteborg.

Il suo ultimo film Viften (Empire, 2023) ha vinto il prestigioso Nordic Council Film Prize. In questo dramma ambientato nella colonia danese di St. Croix nel XIX secolo, la regista ritrae l'oscura eredità del suo Paese raccontando la storia di due donne di colore: una libera e amante del governatore della colonia, l'altra schiava della loro famiglia.

Tutti i film di Frederikke Aspöck sono accomunati da una grande fiducia negli esseri umani imperfetti e dalla convinzione che commedia e tragedia vadano sempre di pari passo.
(ultima modifica: 29/01/2024)



Premi e nomination