Gigi Miracol, all’anagrafe Luigi Antonioli, è vignaiolo itinerante, poeta dialettale, saltimbanco e mangiafuoco originario di Fregona (TV). Da più di vent’anni vive da nomade. Da quando un incendio gli ha bruciato abitazione e azienda, gira il Paese con il suo camper, che è diventato non solo la sua casa, ma anche il suo più stretto compagno di vita.
La sua grande conoscenza delle viti e dell’uva, che tratta rigorosamente con metodi naturali, lo portano a girare da un’azienda agricola all’altra per dispensare con...visualizza tuttonsigli ai vignaioli di mezza Italia, ma in particolar modo del suo Veneto: dalle isole della laguna di Venezia, passando per le colline trevigiane, fino alle vallate bellunesi.
Tra una potatura e una consulenza, tra una vendemmia e una fiera vinicola, Gigi anima strade e piazze con numeri da saltimbanco e giochi di fuoco.
Con le sue poesie in dialetto vittoriese, duro e sanguigno, racconta il passare delle stagioni, il rapporto con la natura e la condizione di uomo che sta invecchiando in un mondo che fatica a riconoscere e ad accettare.
Gigi ha fatto della sua vita un’opera d’arte: vulcanico e fuori dagli schemi, ma anche dissacrante e spigoloso. Alla soglia dei settant’anni, però, è anche segnato da un vissuto che ha impresso sulla sua anima tante cicatrici e una marcata vena di disillusione e insofferenza.
Seguendolo nell’arco del suo settantesimo anno di vita, il film delinea il ritratto di un uomo portatore di una poesia che è allo stesso tempo rude e profonda, la cui evoluzione non può che seguire il naturale andamento delle stagioni.