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Festival de Cannes 2008: lun 19 / Il "Sanguepazzo"
di Marco Tullio Giordana


Festival de Cannes 2008: lun 19 / Il
Zingaretti, la Bellucci e Giordana a Cannes
Dopo "Gomorra" di Matteo Garrone un altro film italiano riceve gli applausi della platea e della stampa alla 61. Edizione del Festival International du Film de Cannes. Si tratta di "Sanguepazzo", lungometraggio di Marco Tullio Giordana sulla storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, due "creativi" del periodo fascista uccisi brutalmente dai partrigiani. Giordana ha dichiarato in conferenza stampa che "la storia di Ferida e Valenti è una vicenda emblematica del nostro paese. Il loro dramma racchiude molte delle lacerazioni che dividono la nostra popolazione. Il Sanguepazzo non è il loro, ma quello di una nazione alla deriva tra occupazione, collaborazionismo e resistenza. E' una guerra civile che non è ancora finita", ed ancora "Quando metà del paese combatte l'altra, chi vince deve fare qualcosa di riparatore, se no i nostri figli continueranno a fare il saluto romano ad Alemanno e non si volterà mai pagina. Ancora ci gridiamo contro l'un l'altro fascista o comunista come gridassimo promartire o sanfedesti". Accanto al regista anche Monica Bellucci, protagonista del film, in un attillatissimo abitino nero. "Non conoscevo la storia di Ferida. Giordana mi ha dato una sua foto ed ho letto il più possibile sulla sua vita, tanto che alla fine mi è stato facilissimo immedesimarmi nella parte" ha dichiarato l'attrice di Città di Castello. In "Sanguepazzo" vi è, anche, un bacio lesbico tra la Bellucci e Lavinia Longhi, il secondo quest'anno a Cannes dopo quello tra Penelope Cruz e Scarlett Johansson in "Vicky Cristina Barcelona" di Woody Allen. Come "La Meglio Gioventù" anche quest'ultima fatica di Giordana passerà in prima serata sulla Rai.
Tra gli altri film della giornata è stato proiettato "Le Silence de Lorna" ("Il Silenzio di Lorna") di Jean Pierre e Luc Dardenne, già vincitori a Cannes. La pellicola narra la storia di Lorna, una giovane immigrata alla conquista della cittadinanza belga. I fratelli Dardenne realizzano un'altro film costruito su dei "personaggi che vivono al limite della società", mostrando dei problemi sociali irrisolti della nostra società.
Per concludere, è stata consegnata, ieri, la Palma d'Oro alla Carriera al regista portoghese Manoel De Oliveira, premiato da Michel Piccoli, inteprete di molte sue pellicole.


Le Silence de Lorna - Trailer


20/05/2008, 16:34

Simone Pinchiorri