COLPI DI FORTUNA - L'appuntamento di Natale
Quello di
Neri Parenti, uomo di intelligenza, acume e cultura, è il film di Natale per definizione. Il film per chi va al cinema una sola volta all'anno e più che cercare, come spesso si sente dire, qualcosa per "staccare la spina" o per "non pensare", va sul sicuro ammettendo il proprio analfabetismo cinematografico e scegliendo di non rischiare. Sono due tre milioni di italiani, alle volte quattro, in alcuni anni uno, ma sono comunque tanti in un paese che è ancora il vincitore di più Oscar stranieri, patria di correnti, culla di stili e di genî della settima arte.
Sapere di cinema, oggi, dopo oltre cento anni dalla sua invenzione è assimilabile al saper leggere. Il cinema, i suoi personaggi, le battute, le storie sono entrati nella vita di tutti i giorni e, senza esagerare, nell'inconscio collettivo (non dico nel DNA perché è termine ormai abusato anche per chi calcia le punizioni in serie B); il cinema si comincia a tramandare anche indirettamente e, grazie alla velocità della moderna comunicazione, si è diffuso molto rapidamente, raggiungendo in pochi anni l'audience della scrittura (e della lettura, ma non da noi...). Dunque il gusto, la sensibilità, la conoscenza (anche grazie alla tv che è mezzo ricco di cinema, come da un decennio internet), sono ormai cose diffuse e capire quale sia un film da vedere e uno da evitare, non può che essere operazione automatica.
Per gli spettatori dei film di Natale però, l'azione di andarlo a vedere è come quella di raccogliere le pagine gialle lasciate dal corriere nell'androne del palazzo; portarle a casa sapendo che non serviranno e che sono al 98% uguali a quelle dell'anno scorso. Però le prendono, per abitudine, per un senso di sicurezza, per non rischiare di non averle. E così il film di Natale; tutti sono convinti che sia inutile eppure qualche milione di individui continua ad andarlo a vedere e ad alimentare un meccanismo perverso. Se incassa ne faranno un'altro, non migliore (perché rischiare di riconnettere quei cervelli?) ma uguale a quello vecchio e dunque peggiore perché sempre meno originale.
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Colpi di Fortuna" è come gli altri, tre episodi con tre coppie di attori "molto televisivi" (tranne forse De Sica) che incontrano sul loro percorso la buona sorte che gli cambierà la vita. Quattro gli sceneggiatori che lo hanno scritto: lo stesso
Neri Parenti, Domenico Saverni, Alessandro Bencivenni e Volfango De Biase che pescando un po' qua un po' là nel cinema che funziona di oggi e di ieri (non visto dagli spettatori di riferimento) costruiscono una storia intorno agli attori.
Il cast è ridotto all'osso con "la coppia" protagonista (Lillo e Greg, Luca e Paolo, De Sica e Mandelli) accompagnata nel proprio episodio da uno, massimo due comprimari. In sala da giovedì 19.
17/12/2013, 09:28
Stefano Amadio