Sinossi *: "0101" fa riferimento alle nuove teorie basate sull'esistenza di mondi e universi paralleli, dove non siamo più solo noi, ma molti di noi. Questo va a decostruire la concezione antropocentrica dell'uomo, perché l’essere umano, in relazione con l'universo, non è altro che polvere di stelle. In generale, la mia ricerca, si riferisce al tempo come dimensione fisica che interagisce con lo spazio. Uno spazio uguale a se stesso, ma moltiplicato. A questo si aggiunge la volontà di creare un luogo dove non c'è né inizio né fine, dove il tempo filmico è qualcosa che ha un volume: una stratificazione temporale. Non voglio raccontare una storia, ma piuttosto creare una situazione in cui lo spettatore venga trasportato in un mondo senza tempo e spazio come esercizio meditativo e in quel luogo trovare la vera storia che non è data dal video ma dall'atmosfera che crea il video. 010 è un "performance a strati" nel tempo, ma nello stesso spazio: un lago di sale. Sul terreno c'è una reticolo che rappresenta la struttura cristallina di "NaCl" (sale). La performer, rappresenta i due atomi presenti nel sale: sodio e cloro. Questi atomi sono posizionati in punti precisi all'interno della griglia. In questa danza lo spazio è occupato nella sua interezza da figure che poi svaniscono nel nulla, in modo che il ciclo si possa ripetere all'infinito.