Fondazione Fare Cinema
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Underwater


Regia: Kathleen Dalaney
Anno di produzione: 2012
Durata: 9' 15''
Tipologia: cortometraggio
Genere: musicale/sperimentale
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: DV, colore
Titolo originale: Underwater

Sinossi: "Underwater Tema centrale è il potenziale simbolico ed energetico del mare, il ruolo dell'acqua ora come messaggera, entità capace di portare persone e messaggi in luoghi remoti (# 1, The Bridal Veil), all'acqua come culla, luogo di contatto con un universo pacificatore (# 2, 'Ncopp'all'onna).
Underwater # 2, "Ncopp'all'onna" da una bellissima canzone Napoletana del 1918: l'abbandonarsi alle onde e alla loro energia. La danzatrice sente il moto infinito dell'acqua ed ad esso si intona, rigenerando continuamente il suo proprio moto nelle onde.
Underwater # 1: "The Bridal Veil" si ispira invece alla ballata scozzese Scarbourogh Fair del XVII sec. Il tema è quello della promessa d'amore mandata come si usava ai tempi, di bocca in bocca: una promessa migratrice e per questo ancor più preziosa e forte.
Le musiche, fondamentali nel dare un senso al corto sono trascritte ed interpretate dalla fisarmonica di Claudio Jacomucci, uno dei più importanti rappresentanti del suo strumento, di recente avvicinatosi proprio al tema delle musiche migranti con il suo cd Beyond (Blowout records, 2012).
La storia della fisarmonica è legata indissolubilmente alla migrazione delle genti e delle culture. Dalla fine del 19simo secolo, migrant italiani hanno disseminate la fisarmonica nelle più lontane region della terra diventando uno deli strumenti popolari più presenti nelle tradition folk e urbane.
La migrazione ha sempre arricchito la musica: incontro di linguaggi, di fisicità e approcci diversi al suono, hanno avuto effetti radicali nella trasformazione e nel rinnovamento della musica.

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