Sinossi *:
L'idea è stata quella di rendere autonomi i giovani studenti toscani che in circa 600 hanno preso parte al "Treno della Memoria", il lungo viaggio ad Auschwitz a bordo di un lungo treno polacco, fino ai lager e all'esperienza raccontata, alla conoscenza diretta dei campi di concentramento. Invece di intervistarli con una telecamera professionale e piazzali davanti a un microfono si è voluto dare loro la libertà di dire e di inquadrare ciò che volevano. Così, dopo lunghe riunioni fatte per indirizzarli sull'obiettivo del documentario, i ragazzi sono stati indipendenti e con i loro smartphone hanno ripreso le immagini che hanno voluto e detto, confessato, raccontato le loro emozioni in diretta, senza filtri, senza censure.



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