Sinossi *:
Adolfo Natalini affronta il rapporto tra il disegno e l’architettura prima e dopo Superstudio, dalle città olandesi ai progetti in Cina, uno, dieci, mille disegni per raggiungere una architettura. Disegni tecnici, acquerelli e taccuini. Il disegno come pratica dell’architettura, risultato del rapporto tra occhio, cervello e mano. Il disegno come pratica quotidiana dell’architetto, forma di ricerca e di intuizione.



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