Sinossi *:
Cesare Cremonini in un viaggio di rinascita personale e artistica, dove lo si vede affrontare la sfida più difficile: mettersi a nudo di fronte alle telecamere, in tutta la sua fragilità e solitudine, alla ricerca dell’ispirazione, pronto a mettersi “al servizio dell’opera”. Il documentario cattura la nascita di un album, “Alaska Baby”, nato al confine e della rinascita di un artista, attraverso l'intreccio tra viaggio fisico e interiore.
Il racconto si apre in un momento particolare della vita dell'artista, quando, dopo aver conquistato gli stadi nell’estate del 2022 con un tour trionfale culminato in un concerto storico a Imola davanti a più di 70.000 persone, il “vuoto dello scrittore” – che lui stesso definisce "un pieno di ego" – lo porta a una decisione radicale: partire, dopo 45 giorni di nebbia emiliana ininterrotta, cercare il sole e partire. Iniziando da Antigua, nei Caraibi. Attraverso tutto il documentario, Bologna rimane un punto di riferimento costante. San Luca e la sua Madonna rappresentano l’ancoraggio alle origini, una presenza consolatoria che accompagna Cesare anche nei momenti di maggior distanza fisica. Il tema della luce attraversa l'intera narrazione: dalla nebbia emiliana al sole di Antigua, fino alla magia dell'aurora boreale, “Alaska Baby” è un nuovo inizio.

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