Sinossi *:
Nella valle del Belice devastata dal terremoto del 1968 sorge il Cretto di Burri. L’opera copre come un sudario la vecchia Gibellina. La municipalità decise di ricostruirla a 20 Km. Il Cretto di Burri resta isolato come perenne ricordo di una tragedia che si rivolge all’umanità intera, non solo agli abitanti di Gibellina. L’artista, attraverso la distruzione e la lacerazione della materia, giunge alla genesi creativa. L’opera di Burri vive un totale transfert identitario. Attraverso le opere e le persone che hanno condiviso con il maestro gioie e sofferenze, ripercorriamo la vita dell’uomo che si cela dietro il grande Cretto di Gibellina.



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