Sinossi *:
Milano raccontata da tre generazioni di poeti, che hanno colloquiato negli anni e nello spazio con lei : la città dagli anni quaranta ad oggi nei versi dell’ottantenne Franco Loi. La periferia nord del sessantenne Milo De Angelis, ( Lambrate e dintorni) Quella a sud del giovane Italo Testa, quasi non luogo, sorta da grandi spazi che fuoriescono dal corpo della città.
Il film ripercorre attraverso i versi i luoghi di una Milano popolare che con Loi “non fa mai una voce sola”, a quella della periferia che si spinge all’Idroscalo suggerita da De Angelis, fino a quella spalmata nei grandi spazi metropolitani di confine del giovane Testa.
Una sorta di “nuovo battesimo o atto dovuto” sigillato dall’amoroso ritornare dei poeti sui propri luoghi, tra passato e presente, accompagnati dalla figura femminile di Luisa ( una pendolare della poesia) lettrice e filmaker, che nell’arco di un anno di viaggi in treno, assieme a loro ricompone una nuova mappa della città.
Si aggiunge ai tre poeti l’ottantenne direttore della fotografia milanese dei primi film di Olmi e poi di Lattuada Lamberto Caimi, che nel 2003, come regista con l’opera “Desmentegas”, ripropone anche le disastrose immagini dei bombardamenti dell’agosto del 1943,drammaticamente sottolineate dai versi di Franco Loi.
Luoghi del presente che si richiamano ad un passato che si fa a volte trascorso imminente, giocati tra lavoro, tempo libero e sport, tra solarità e “dolci mezze luci dei piazzali, fino ai buoni tramonti di ogni cosa.”

NOTIZIE 'Alla Periferia della Gioia - Milano Raccontata da Tre Generazioni di Poeti'



Note:
Immagini di Milano in b/n tratte da "Desmentegas"di Lamberto Caimi. Immagini in b/n tratte da "L’uomo con la macchina da presa" di Dziga Vertov e "Taris, ossia del nuoto" di Jean Vigò.

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