Sinossi *:
Il testo e le immagini in movimento aprono all'interno dello spettatore delle scene e dei quadri evocativi. Si aprono delle porte inconsce, fatte di suono e di ombre. Visioni dell’occhio della
mente. Una sorta di “stato di sogno” si crea tra lo spettatore ed il narratore digitale.
L'immaginazione di colui che guarda si fonde con lo scenario suggerito dal poeta\cineasta.
Alone (Solo) è un esperimento visivo; come in una tavola di Rorschach lo spettatore viene coinvolto con il pensiero, l'esame di realtà, il disagio affettivo e entrambe le capacità di rappresentazione corretta del mondo esterno e di sé. Un “film-specchio” nel quale riflettersi. Come nella poesia simbolista e nel surrealismo, colui che guarda naviga incerto nell'opera nel tentativo di trovare un senso che può emergere solamente dalla propria interiorità.



ULTIME NOTIZIE