Sinossi *: Un racconto che sviluppa punti di vista diametralmente opposti della migrazione negli anni Sessanta-Settanta del Sud Italia, in particolare del Salento e della Puglia, verso Paesi come la Svizzera il Belgio e il Nord Europa in generale. Nato circa un anno e mezzo fa, il progetto ha come cornice un piccolo bar in provincia di Lecce e come nucleo due personaggi, di Gagliano del Capo, che si sono messi in gioco cambiando la propria vita: Naldi, ex proprietario di un cinema che nel 1973 ha deciso, anziché partire come i suoi coetanei verso altri lidi, di mettere in piedi un ristoro proprio nel campo di tabacco dove giravano i suoi film, e che è tutt’ora fulcro vitale del piccolo paese in cui vive; e Mimmi che invece ha deciso di andare a lavorare in Svizzera al San Gottardo, per cui ha ricevuto anche una medaglia d’oro, ma è poi tornato nel suo paese dopo alcuni eventi drammatici che lo hanno segnato - per riprendersi la vita che aveva lasciato. Una testimonianza di passato e presente che, sulla falsariga del titolo di un film di Don Siegal (Anche gli avvoltoi hanno fame), vuole sottolineare come gli uomini, in quello specifico periodo storico, abbiano voluto andare alla ricerca non solo di pane ma di sogni, speranze e possibilità di costruirsi un futuro.