Fondazione Fare Cinema
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Cast

Con:
Anna Magnani

Soggetto:
Simona Fasulo

Sceneggiatura:
Simona Fasulo

Anna Magnani, dalla Luna con Amore


Regia: Simona Fasulo
Anno di produzione: 2017
Durata: 52'
Tipologia: documentario
Genere: biografico
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore e bianco/nero
Titolo originale: Anna Magnani, dalla Luna con Amore

Sinossi: Ha cominciato a vent’anni e fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di lavorare Anna Magnani (1908 – 1973), in teatro e nel cinema, nell’Italia fascista e in quella del dopoguerra, dando testimonianza del sostanziale cambiamento del Paese.
Ha dato voce e volto alle donne italiane, in patria e negli Stati Uniti, incarnando la popolana e la ribelle, la sciantosa, la prostituta e la madre di famiglia. Nella vita – come dice suo figlio Luca – “ha combattuto come un maschio in un mondo maschilista come quello del cinema di allora”, restando fedele a se stessa, coraggiosa e anticonformista.
Jurij Gagarin, il primo cosmonauta russo, le dedicň un saluto speciale dallo spazio, a conferma che lei, e solo lei, in tutto il mondo, aveva diritto ad essere ricordata in un viaggio tra le stelle. Era il 1961, e Anna Magnani aveva giŕ vinto l’Oscar come miglior attrice (1956) con “La rosa tatuata”, scritto per lei da Tennessee Williams, che l’aveva vista al cinema in “Roma cittŕ aperta” e nel “Miracolo”, due film di Rossellini esportati oltreoceano – come molti lavori del neorealismo all’epoca.
Il documentario, di Simona Fasulo, ripercorre la sua vita professionale attraverso interviste televisive e radiofoniche dell’epoca che ci permettono di rivederla e di sentire la sua voce in vari momenti della sua carriera, che fu luminosa e tormentata allo stesso tempo. Le voci e i volti dei suoi compagni d’arte, da Visconti a Rossellini, da Eduardo a Pasolini, da Totň a Gassmann…, si mescolano alle voci e ai volti di chi la ricorda oggi.
Per primo il figlio Luca, che tratteggia la figura di una madre moderna e indipendente per l’epoca; la giornalista Patrizia Carrano, che racconta i momenti salienti della sua carriera; Osvaldo Ruggieri, che le fu compagno di vita e di teatro negli anni sessanta.
Tutti parlano di Anna attrice, ma anche della donna forte e fragile al tempo stesso, piena di contraddizioni, appassionata e sempre pronta a lottare per le persone che amava e per la sua professione. La storica Silvia Salvatici e lo sceneggiatore Morando Morandini jr, guardano il percorso di vita della Magnani dalla loro angolazione – quella della storia delle donne e quella del cinema dei tempi –.
Spezzoni di alcuni dei suoi film, tra cui “Cavalleria”di Goffredo Alessandrini, l’unico uomo che la Magnani sposň, “Campo de’ Fiori”, “L’Onorevole Angelina”, “Bellissima”, “Risate di gioia”, per arrivare fino ai quattro film girati per la televisione poco prima della sua morte - ce la mostrano nella sua indiscutibile e spontanea potenza recitativa. Nessun segreto dietro quella recitazione, ma un sovrapporsi inestricabile tra la donna e l’attrice, che la rende unica e irripetibile

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