Sinossi *: Il documentario (il nome non è ancora definitivo, altri possibili sono: “On the wings of Akbuthat “, “Childrend of the Urals”, “Siberian Inferno”, “Siberian anguish”, “Behind the Urals - 70 years has passed”) è un viaggio nella regione del Chelyabinsk, la Russia nucleare, quel territorio a sud-est confinante con il Kazakhstan che da sempre è stato usato come pattumiera nucleare sovietica.
Una zona affetta da piogge acide causate dalla forte concentrazione di elementi inquinanti, fra cui diossina e vari elementi chimici, oltre che dai gravissimi picchi di contaminazione radioattiva, superiori di gran lunga a quelli riscontrati finora a Chernobyl e Fukushima. Probabilmente è la zona al mondo con la più alta concentrazione di inquinamento nucleare, sebbene non sia a conoscenza di tutti.
Note:
Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica si sono recati dal 27 settembre al 13 ottobre 2013 - nell'ambito di un progetto di Mondo in cammino - nella zona radioattiva di Mayak per girare un road movie su uno dei posti più contaminati del pianeta e denunciare la disinformazione e la politica criminale dell'allora governo sovietico. Alla fine del 1940, a circa 80 chilometri a nord della città di Chelyabinsk, fu costruito il complesso per la produzione di armi atomiche di Mayak. Fin dai primi anni 1950 iniziarono a manifestarsi malattie legate all’esposizione radioattiva ed aumentarono le morti, a causa del riversamento continuo di scorie nucleari all’interno del fiume Techa, tanto che in una zona di 50 chilometri a valle di Mayak furono evacuati 22 villaggi. La grave contaminazione ambientale di questa regione ha portato a forti aumenti dei tassi di cancro, difetti di nascita, e sterilità. Nel corso degli ultimi 53 anni, si è registrato un aumento di circa il 25% per casi di cancro, del 25% per difetti alla nascita e del 50% per casi di sterilità.