Sinossi *: Ricordare gli uomini che hanno fatto grande l’Italia e non dimenticare è il dovere di tutti noi, e Giuseppe Paolo Stanislao Occhialini detto Beppo è uno di loro.
Ma il ricordo da solo non basta: l’idea di ciò che essi hanno rappresentato occorre fissarla nella memoria e condividerla il più largamente possibile, se vogliamo immaginarci un futuro.
A differenza del ricordo non rappresenta solo un’immagine di qualcosa che è stato, ma ne fissa nell’umanità l’idea, generando cultura, conoscenza e alimentando riflessione.
Una risorsa preziosa, che però si consuma lentamente, come una fiaccola che passa di mano in mano.
Per questo dobbiamo essere ben consapevoli che la memoria vive solo perché si riproduce, si rielabora, attraverso il dialogo tra generazioni; anche attraverso forme inedite e nuove tecnologie.
Questo è ciò che tenta di fare il film “Beppo“.
Abbiamo bisogno di sentirci raccontare delle storie.
Quelle che i testimoni, ormai sempre meno numerosi, ci hanno raccontato con saggezza e talvolta con dolore.
E’ così che alcuni amici ci raccontano l’uomo eccezionale, quale egli è stato,
ripercorrendone le tappe fondamentali della sua eccezionale carriera sia di scienziato che di grande esploratore del mondo sotterraneo