Sinossi *:
Già molti secoli prima di noi la montagna del Circeo aveva acceso leggende e miti. Omero stesso fece approdare qui il suo eroe Ulisse. Anche i Romani perpetuarono il mito ritenendo che una Sibilla abitasse in un antro ai piedi del monte, dove ancor oggi vecchie querce ricordano la selva che ricopriva le falde della montagna. Prima della bonifica del secolo scorso una grande foresta copriva la pianura pontina. Di questa immensa selva a tratti paludosa oggi restano 3300 ettari, salvati grazie all‘istituzione del Parco Nazionale.
Ci sono luoghi dove la natura sembra emanare uno strano fascino provocando in chi vi si accosta una profonda emozione. Una emozione che non è data da qualcosa di particolare. Non è un bosco, né una roccia, né un lago, ma è l’insieme del paesaggio e dell’atmosfera che creano una suggestione intensa e una sensazione che lì ci sia qualcosa di diverso da scoprire. Uno di questi luoghi è il Circeo: uno dei parchi più vari d’Europa. Dal monte al mare, dai laghi alla selva, può annoverare in un territorio relativamente piccolo ben 5 ambienti naturali diversi con una varietà incredibile di paesaggi e di testimonianze storiche.



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