Sinossi *: Clear Sources presenta un grado zero del found footage e rappresenta, come suggerisce il titolo stesso, un tentativo sperimentale di ripulire e raffinare la fonte cinematografica al fine di andare oltre questa insistita citazione del repertorio e l’attuale gusto per una resistenza analogica che trasforma lo sperimentalismo audiovisivo in conservatorismo. Attraverso varie sublimazioni digitali, restituisce solo l’enunciato in forma di frasi che appaiono in mezzo allo schermo. Esse emergono da un marasma indistinto derivante da continui filtraggi del materiale di partenza, continue sublimazioni ottenute forzando la post produzione digitale, che portano la visione ben oltre il referente filmico.