Sinossi *: Ogni epoca genera e alimenta il suo drago. Potenze sconosciute e misteriose sotto la cui azione ricadono i gesti più semplici e quotidiani di un'umanità sottratta di ogni naturalezza; uomini per cui la propria stessa esistenza corporea, diventa il luogo di un combattimento implacabile; profondità impossibili da scandagliare e per ciò ammesse a partecipare all'economia del sacro. Cock-Crow è materia del sogno di un ragazzino colpevole di ciò che vede. E’ la caduta verso un mondo anteriore, luogo di immagini-oggetto di non consolazione.
La tecnica stereoscopica utilizzata per il film diviene fondamento linguistico e narrativo del lavoro stesso. Operando per quadri pressoché fissi, saltano all'occhio, nelle diverse accezioni del termine, quegli elementi che, scollandosi dal fondo, emergono come segno, sintomo, indizio di un discorso celato da una quotidianità vorace che sommerge ed atterrisce. Forma di cinema incarnato e tattile, Cock-Crow si compone in tableaux vivants; la stereoscopia conferisce all'immagine le qualità del basso rilievo ed opera una viva alterazione delle sue modalità d'apparizione e di svelamento.