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Festival Internazionale di Cinema e Donne





41. Edizione Festival Internazionale di Cinema e Donne

Mercoledì 20 NOVEMBRE

ORE 15

Con o senza te di Angela Prudenzi, Italia, 2019, 15'
Alla presenza della regista

Video arte ed elaborazione digitale per comunicare tensione, minaccia disfunzione affettiva. Una favola allucinata contro la violenza di genere. Efficace e premiatissimo.



Quello che conta di Sofia Vettori e Alex Class, Italia, 2019, 19.50'

Alla presenza dei registi

Cosa è successo qui, prima della mia nascita? Si domanda un bambino con candida e fresca curiosità. Con parole, immagini ed animazione si ripercorre un tratto della nostra storia come è stata vissuta in un piccolo paese toscano: Firenzuola.



E ti aspetto di Sandra Somigli, ltalia, 2019, 4.51'

Alla presenza della regista

Sulla panchina un ospite permanente, un uomo seduto dello scultore Jean-Michel Folon. Attorno la vita che scorre e , incredibilmente, interagisce con lui.



Follia come poesia di Lina Mangiacapre, Italia, 1977-1979, 40'

Retrospettiva Nemesiache

La ricerca espressiva e la pratica artistica sono una costante dell'esperienza delle Nemesiache. Accompagnate, però, da una fortissima relazione di stimolo e proposta innovatrice con il territorio e le sue realtà. Anche le più difficili. Per due anni il loro intervento portò musica e danza ma anche ascolto e condivisione emotiva all'interno dell' ex Ospedale Psichiatrico Frullone di Napoli e permise alle donne ospiti di iniziare a uscire dall'istituzione.



Becoming Astrid di Pernille Fischer Christensen, Svezia/Danimarca, 2018,123'

Ma chi era davvero Astrid Lindgren, che ha inventato Emil di Lönneberga, Kirisson sul tetto e soprattutto Pippi Calzelunghe? Con i 150 milioni di copie dei suoi libri ha messo i bambini al centro del dibattito pubblico sulla democrazia e la libertà. C'era da aspettarsi che non fosse un tipo accomodante. Infatti eccola intenta ad infrangere le norme rigide che regolavano la vita di una ragazza del primo 900 e a decidere, con cuore e intelligenza, la sua strada.

Trailer



Concerto "Donna in canto" del coro Cantaliberi diretto da Angela Batoni e Matteo Ceramelli



Ore 21

Yo la peor de todas di Maria Luisa Bemberg, Argentina, 1990, 105'

Ritrovamento prezioso proveniente da un archivio argentino. E' un magnifico film di una grande maestra del cinema ispirato ad un libro di Octavio Paz sulla vita di Suor Juana Inés de la Cruz. Scegliendo Velasquez come riferimento pitturico, Bemberg porta sullo schermo gli ultimi anni della formidabile intellettuale sudamericana che nella seconda metà del '600 chiamavano la Decima Musa delle Americhe, poetessa, filosofa, autrice teatrale e indomabile polemista.

Trailer



Sala MyMovies

Ore 18

Alfonsina Storni di Cleo Camaioni Italia 2019 12'

Alla presenza della regista

Corto girato in occasione del convegno sulla poetessa e scrittrice argentina il 9 Febbraio 2019 dal Giardino dei Ciliegi di Firenze.



Ore 19,30
Incontro con le registe

Ugo Di Tullio e Maresa d'Arcangelo parlano di: Come nascono i libri di Vincenza Fanizza



Giovedì 21 NOVEMBRE

ORE 15,30

Da Lassù di Teresa Paoli, Italia, 2019, 13'

Alla presenza della regista

È la storia del fantastico incontro tra due fratellini Tobia e Adele di 5 e 7 anni e un “supereroe” loro coetaneo convinto di provenire dallo spazio. I fratellini lo nascondono e i grandi lo cercano disperati tra le vigne secolari dell'Irpinia. Ma forse i bambini i superpoteri li hanno davvero.



In her shoes di Maria Iovine, Italia, 2019, 19'

Alla presenza della regista

Esordio di un bel talento per il cinema di montaggio. Una riflessione che coinvolge anche chi "non c'entra niente" per principio, sui temi della disparità e della violenza. E' stato realizzato con i preziosi materiali dell'Archivio AAMOD grazie al Premio Zavattini "Visioni italiane" 2019.



Il mare ci ha chiamate di Lina Mangiacapre, Italia, 1978,18'

Retrospettiva Nemesiache

Corto sperimentale girato in Super8. Sogno nell'insonnia di una realtà che deforma la bellezza. Scavo, penetro con i miei occhi attraverso divieti e deturpazioni nel mio territorio espropriato, Gioco con la tristezza di una fragi\lità determinata da infiniti mobili interessi:spazi per me spazi per le altre. Lina Mangiacapre - Nemesi.



Sogni sesso e cuori infranti, di Giancarlo Giagni, Italia, 2019, 52'

Alla presenza di Patrizia Pistagnesi e Silvana Mazzocchi, sceneggiatrici

Lettere alla Contessa Clara ma anche a Brunella Gasperini. Le migliaia di lettere ai giornali delle donne italiane negli anni '50 e '60 hanno fatto parlare di controstoria per questo collage prezioso e inusitato di pubblico e privato.



Carmen y Lola di Arantxa Echevarría Spagna, 2018, 103'

Carmen y Lola è il riuscito esordio nel lungometraggio di Arantxa Echevarría. La regista riesce in modo magistrale a bilanciare il senso della narrazione con la forma delle immagini. Rappresenta il potere dell’amore come sentimento di liberazione dalle catene di una colpa indotta dalla società. Racconta la storia d’amore di due adolescenti di oggi nella comunità gitana, a Madrid. Premio Goya 2018 : Migliore esordiente e Migliore attrice non protagonista

Trailer:



Ore 21

Premio Angela Caputi esordio nel film di montaggio

Premio Angela Caputi Produzione e Arte

The Blue Destiny di Altantuya Tumurbaatar, Mongolia, 2019, 105'

Alla presenza di regista, attrice protagonista, produttrice, distributrice

Mongolia anni '60. Una donna vive da sola nella sua iurta tra il deserto di Gobi e le grandi montagne. Arriva una camionetta di addetti al censimento di persone e bestiame. Fanno le domande del caso: come si chiama, quanti anni ha, ecc. La donna, però, sembra non ricordare e dice poco. Dirà molto di più all'addetto che resta a dormire da lei cui offre un lungo racconto di maternità e magia.



Sala MyMovies

Follia come poesia di Lina Mangiacapre, Italia, 1977-1979, 40'

Retrospettiva Nemesiache

Ore 19
Incontro con le registe
Ilaria Ciuti e Paola Paoli presentano L'ordine imperfetto di Maria Letizia Grossi, Giunti Edizioni



Venerdì 22 NOVEMBRE

ORE 15,30

Marisol di Camilla Iannetti, Italia, 2019, 52'

Alla presenza della regista

Miglior saggio di diploma della nuova sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia diretta da Costanza Quatriglio. Premio Rai Cinema. Segue con capacità quasi simbiotica l'universo fantastico e reale di una bambina del rione del Capo a Palermo. C'è un padre, un po' figlio un po' compagno, fratelli piccoli da tenere a bada ed il culto, un po' pagano ma felicemente identitario, della Madonna della Misericordia.



Didone non è morta di Lina Mangiacapre, Italia, 1987, 90'

Retrospettiva Nemesiache

Acqua e fuoco, il mare e le manifestazioni vulcaniche di Napoli sono i simboli del ritorno alla vita di Didone, la regina fondatrice di Cartagine che ritrova l'amato Enea. Lo perde di nuovo in un confronto che parte da una discoteca, comprende un incontro con la Sibilla ai Campo Flegrei e un viaggio all'Ade. Il mito per parlare dell'oggi.



Every other couple di Mia Halme, Finlandia, 2017, 77'

I finlandesi divorziano spesso, un matrimonio su due finisce così. Mia Halme non si illude di capire perchè questo accada. Prova, però, a capire come. Mette a fuoco la vicenda di tre coppie. Attraverso le sei versioni che scaturiscono dalle separazioni.

Premio Hot Docs del Canadian International Documentary Festival



ORE 21

Consegna Premi Sigilli della Pace del Comune di Firenze

The Deposit di Ásthildur Kjartansdóttir Islanda, 2019, 90'

Alla presenza della regista

Gisela è una giornalista di 40 anni in crisi professionale e in cerca di un nuovo lavoro che le permetta di seguire il suo desiderio di libertà e verità nella scrittura. Nel frattempo decide di affittare le due stanze libere della sua casa di Reikiavik a tre immigrate: la messicana Marisol el'ugandese Abeba che ha con sé la figlia di 9 anni, Luna. Non immagina quanto possa essere difficile la convivenza e quanto sottile la linea di demarcazione tra rispetto e crudeltà.



Sala MyMovies

ORE 16

Il mare ci ha chiamate di Lina Mangiacapre Italia, 1978,18'

Retrospettiva Nemesiache

Ore 19
Incontro con le registe
Daniela Turco presenta Chantal Akerman di Ilaria Gatti, Fefè Edizioni



Sabato 23 NOVEMBRE

Ore 15,30

Kufyyah di Afnan Quatrawi, Palestina, 2019, 14.34'

Due amiche a Gaza vogliono partecipare ad una competizione per un filmato sui luoghi più belli e significativi della Palestina. Ma fare riprese, per quanto semplici, nel paese diviso, significa, oggi, rischiare la la vita.

Sard di Zeina Ramadan, Palestina, 2019, 8.24'

Zeina e Reham comunicano attraverso Facebook, Reham non può uscire da Gaza. Disperazioni. Entusiasmi, delusioni e progetti si trasformano in animazioni che superano muri e posti di blocco.

Vine Leaves di Dina Amin, Palestina, 2019, 13.19'

La nonna viene dalla Siria. E' arrivata a Gerusalemme seguendo il marito palestinese negli anni '60. Non è stata una vita facile ma qui sono cresciuti figli e nipoti.



Clara e le vite immaginarie di Giulia Casagrande, Italia, 2019, 45'

Alla presenza della regista

Tutto comincia con una foto degli anni '30. Tre bambine posano davanti alla Casa del Balilla di Senigallia. Clara, mia nonna, insieme a sua sorella e un'amica comune. Cosa voleva dire essere una bambina durante il fascismo? Qual era il fuori campo di quella immagine di cui nessuno mi aveva parlato? Giulia Casagrande



ORE 21

Tous les rêves du monde di Laurence Ferreira Barbosa Portogallo, 2017, 108'

Alla presenza della regista

Questo film parla di un'emigrazione intraeuropea poco nota ma rilevante, quella portoghese in Francia avvenuta negli anni '50 per ragioni politiche o economiche. Dunque senza problemi di religione, colore della pelle o grande lontananza linguistica. Eppure Pamela nata in Francia e quindi immigrata di seconda generazione, si sente prigioniera delle sue contraddizioni e non immagina come conciliare nel suo futuro anima lusitana e vita francese. E' felice solo quando suona il piano e pattina sul ghiaccio.



Sala MyMovies

Ore 15.30

Faust/Fausta di Lina Mangiacapre, Italia, 1991, 90'

Retrospettiva Nemesiache

Questa volta Lina Mangiacapre si cimenta nella rivisitazione del mito cardine della modernità, quello di Faust che in tanti modi declinato è il mito del libero arbitrio e della tentazione servile di rinunciare ad esso. Tutto si può cambiare volendo, anche destino e sesso . Forse è proprio questo il patto con Mefisto. Nemesi parla anche del sogno di una nuova Europa e di una nuova identità che ancora non esiste

Ore 19
Incontro con le registe
Cristina Jandelli presenta "LA NEMESI DI MEDEA" di Silvana Campese. L'inedito Edizioni. Partecipano Le Nemesiache



Domenica 24 NOVEMBRE

ORE 15,00

Tre in treno per l'Europa e un pollo di Emanuela Piovano, Italia, 2019, 15'

Alla presenza della regista

Tre donne di diverse generazioni viaggiano su un treno. Fuori scorre la storia dell'Italia attraverso le immagini dall'Archivio delle Ferrovie di Stato e dell'Archivio di Stato. Metafora della nascita della nuova Europa e ricordo del pollo arrosto che permise alla copia miniaturizzata del Manifesto di Ventotene di evadere, portata in treno da Ursula Hirschmann.



Chris The Swiss di Anja Kofmel, Svizzera, 2018, 90'

Un tempo gli svizzeri erano rinomati soldati di ventura. Ma perché un ragazzo dovrebbe, oggi, essere stregato dal "mestiere delle armi"? Anja Kofmel ricostruisce il percorso dell'amato cugino Chris, partito nei Balcani come giornalista e perduto come mercenario. Anche attraverso splendide animazioni in bianco/nero che documentano episodi certi e fantasticano su vicende possibili ma non certe.

Premi: Poznan Festival Cinema Animazione Miglor film 2019. Ginevra e Zurigo Miglior Documentario e Miglior film 20129



Una donna poco più che un nome di Ornella Grassi, Italia, 2019, 90'

Alla presenza della regista

Questo documentario è un fascio di luce su una storia di razzismo criminale e di stato che ha cancellato una vita straordinaria e i suoi non comuni talenti, disperso i doni che ancora avrebbe potuto elargire alla comunità scientifica, al paese e al mondo. Infine è riuscito quasi a occultarne la memoria. Ornella Grassi ci fa conoscere la vicenda e la personalità di Enrica Calabresi e la sua ostinata e pacifica resistenza al male.



Working Women di Michal Aviad, Israele/Germania, 2018, 93'

Orna è una giovane mamma che lavora. Riesce molto bene a cogliere le necessità e i desideri dei clienti della grande impresa di costruzioni diretta da Benny. Dunque potrebbe fare carriera. Ma le attenzioni del "capo" diventano troppo insistenti. Orna non vuole coinvolgere il marito Ofer, che ha appena aperto un piccolo ristorante e si destreggia bene anche con i figli. Sembra un classico del #Metoo ma è stato ideato prima che questo movimento esplodesse e la soluzione della partita è inedita.

Trailer:



Ore 20.40

Canzoni e parole del cinema

Intervento musicale di Giovanni Bogani

Ore 21

Premi Gilda, Anna Magnani e Alida Valli

Sofia di Meryem Benm' Barek, Marocco, 2018, 85'

Sofia nasconde la sua gravidanza fino al momento in cui non è più possibile. E' una ragazza di buona famiglia di Casablanca ma la legge marocchina è implacabile e se non c'è un matrimonio riparatore le conseguenze legali e sociali sono tragiche. Infine è un buon affare per la famiglia povera di Omar, il padre del bambino. Una denuncia coraggiosa in un paese di cultura islamica e in precario equilibrio tra tradizionalismo maschilista e cambiamento avvertito come sempre più necessario. Migliore sceneggiatura della sezione del Festival di Cannes Un certain regard.



Sala MyMovies

Ore 16

Didone non è morta di Lina Mangiacapre Italia, 1987, 90'

Retrospettiva Nemesiache



Istituto Francese Piazza Ognissanti 2



Giovedì 21 NOVEMBRE

I film ribelli di Agnès Varda

Ore 18

L'une chante l'autre pas di Agnès Varda, Francia, 120', 1977

Due giovani donne a Parigi, nel 1962, sogni, progetti, dubbi e impegni, ma anche scoperte, battaglie e nuove libertà in anni di grandi cambiamenti. Si ritrovano ad una manifestazione nel 1976. Hanno sperimentato in prima persona l'affermazione di Simone de Beauvoir:Donne non si nasce, si diventa.



Sabato 23 NOVEMBRE

ingresso gratuito

Ore 10

I film ribelli di Agnès Varda

Black Panthers di Agnès Varda, Francia, 30', 1968

Girato a Oakland, California, durante le manifestazioni che accompagnarono il processo a Huey Newton, leader degli attivisti neri. Programmi, progetti dichiarazioni e musica. Le giovani Pantere Nere nel pieno della loro attività.

Plaisir d'amour en Iran di Agnès Varda, Francia, 6', 1976

Pomme e Darius, che è iraniano, si amano nel film L'une chante l'autre pas ed il loro amore ispira questa voluttuosa e, a dir poco, sorprendente interpretazione dell'architettura classica persiana.

Réponses de femme di Agnès Varda Francia, 8'16'', 1975 Nel 1975, anno internazionale della donna, Antenne 2 chiede a sette registe di mostrare in 7 minuti che significa essere donne. AgnèsVarda raccoglie parole e immagni su desiderio, sesso, figli (averne o non averne). Una donna incinta che danza nuda e ridente sotto la pioggia fa scandalo.

Ore 11

Focus Cambio di stagione, Strategie europee di parità.

L'esperienza delle registe, produttrici, sceneggiatrici, giornaliste e critiche presenti al 41° Festival Internazionale di Cinema e Donne.



Istituto tedesco di Firenze, Borgo Ognissanti, 9

Domenica 24 Novembre

Ore 11 Ingresso gratuito

AperiCinema del Festival

Proiezione speciale Lina Mangiacapre artista del femminismo di Nadia Pizzuti



AFFETTI SPECIALI-CINEMA E SCUOLA

- PROIEZIONI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO

(CLASSI SECONDA E TERZA) E SECONDO GRADO (TUTTE)



Informazioni

Biglietto 4 euro. Prenotazioni: [email protected]

Nelle prenotazioni indicare: classi, numero degli studenti, numero dei docenti accompagnatori, indirizzo mail e un recapito telefonico del docente responsabile. Inviare la prenotazione entro il 30 ottobre.

Info: Alessandra Vannoni 334 3124594



Mercoledì 20 NOVEMBRE

09.30 - Cinema La Compagnia, via Cavour 50r

Cafarnao-Caos e miracoli di Nadine Labaki, 2019 Libano USA, 123'

Gran premio della Giuria a Cannes, è il terzo lungometraggio della più interessante regista libanese del momento. Dovrebbe essere visto da tutti per almeno tre ragioni. Racconta, tra realismo e parabola, la vita difficilissima di chi abita la parte più povera del mondo e lo fa con la cinepresa ad altezza di bambino, per accentuare la serietà del proposito. Tra guerre povertà abbandoni e infiniti disastri, proprio nel paese dove Gesù Cristo avrebbe iniziato a predicare e a fare miracoli. Eppure il Libano, fino a non molto tempo fa, era il bel paese dei cedri, un clima ambito e vivacissimo anche dal punto di vista culturale. La storia di Zain, che chiede al Tribunale di condannare i suoi genitori per averlo esposto, con i molti fratelli, agli orrori del mondo senza protezione, imprime in tutti noi che viviamo questo momento storico senza speranza una spinta a guardare, capire e agire. Di sicuro il cinema ha già compiuto il miracolo e ora Zain e la sua famiglia vivono in Norvegia e lui, come tutti gli altri bravissimi bambini di strada del film, tutti non attori, va finalmente a scuola.

La regista Nadine Labaki appartiene alla piccola cinematografia libanese che pure annovera un bel gruppo di donne registe. Attrice, passa alla regia di spot pubblicitari e poi, studia audiovisivi all’Université Saint-Joseph di Beirut. Nel 2005, partecipa alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes con Caramel. Nel 2011, con E ora dove andiamo? al centro della narrazione ci sono ancora le donne. Ma queste abitano in un isolato villaggio libanese, dove le diversità religiose (cristiane e musulmane) non hanno mai impedito loro di convivere pacificamente. E pur di proteggere questa pace comunitaria, saranno disposte anche a trovate poco ortodosse.

Giovedì 21 NOVEMBRE

09.30- Cinema La Compagnia, via Cavour 50r

Arrivederci Saigon di Wilma Labate, Italia 2018 80'

Il Sessantotto è stato il momento delle storie più incredibili e ancora piene di sorprese, come dimostra questa trovata da Wilma Labate. “Le stars” sono un gruppo rock toscano di provincia, che spazia tra le acciaierie di Piombino e le fabbriche Piaggio, una band che vuole il successo e la libertà, anche perché è composto solo da musiciste giovanissime. Quando il gruppo viene scritturato per una tournée in Estremo Oriente, la voglia di partire all’avventura è immensa e irresistibile. Sarà Manila, Singapore... In breve partono per tre mesi e finiscono in Vietnam a fare concerti per i soldati americani, per lo più afroamericani. Precipitate in una guerra feroce, devono imparare a muoversi dalla parte sbagliata. Difficile, in quegli anni in cui il mondo era per i Vietcong, Bob Dylan e Joan Baez incitavano a disertare, raccontare di aver cantato il soul per i marines neri sperduti nella giungla. Così Viviana Tacchella, Rossella Canaccini, Daniela Santerini e Franca Deni si confidano e raccontano tutto cinquanta anni dopo nel film premiatissmo di Wilma Labate. Però il diario di una di loro è tra i tesori dell’Archivio di Pieve Santo Stefano.

La regista Wilma Labate, laureata in filosofia, nei ‘70 inizia la sua carriera in RAI girando documentari. Negli ultimi anni ritorna al documentario come suo genere preferito. Nel suo lavoro ha affrontato spesso temi scomodi e di forte impatto sociale. Tra i lungometraggi: Ambrogio, la storia di una ragazza che vuole diventare capitano di lungo corso ma che, vivendo negli anni sessanta, trova numerosi ostacoli. La mia generazione, interpreti Silvio Orlando e Claudio Amendola; Domenica, Signorina Effe, con Valeria Solarino e Filippo Timi: la storia di un’impiegata della FIAT nell’anno della “Marcia dei 40.000”.

Venerdì 22 NOVEMBRE

09.30- Cinema La Compagnia, via Cavour 50r

Una donna poco più che un nome di Ornella Grassi, Italia 2019,90'

Questo non è un semplice documentario. È un fascio di luce su una storia di ordinario razzismo che ha cancellato una vita straordinaria e i suoi non comuni talenti, disperso i doni che ancora avrebbe potuto elargire alla comunità scientifica, al nostro paese e al mondo. Infine è riuscito quasi a occultarne la memoria. Con acume, sensibilità e maestria la regista, Ornella Grassi, ci permette di conoscere la vicenda e la personalità di Enrica Calabresi e della sua ostinata e pacifica resistenza al male, Enrica Calabresi studiava la natura di cui era innamorata. Le sue ricerche si orientano subito alla Zoologia in cui si laurea giovanissima. Il valore del suo lavoro è riconosciuto presto a livello internazionale. La Specola è il punto d’applicazione dei suoi studi completati dall’insegnamento presso la facoltà di Agraria dell’università di Pisa. Ma è ebrea e la leggi razziali bloccano la sua attività e l’allontanano dall’insegnamento universitario. Quando non può più fare altro si impegna come docente presso la scuola ebraica di Firenze in via Farini. È sola e coraggiosa, non accetta di nascondersi né di riparare all’estero come in famiglia le propongono. Quando l’arrestano e la conducono in Santa Verdiana non permette ad altri di decidere per lei e trova il modo di uccidersi prima di essere inviata ad Auschwitz.

Ornella Grassi è attrice di radio, cinema e teatro di grande esperienza. Vive a Firenze e partecipa attivamente alla vita della sua città. Interesse per la storia, impegno etico e responsabilità di artista contrassegnano il suo rapporto con il cinema. Il suo primo film In guerra senza uccidere era tratto dalle esperienze del padre durante la ritirata di Russia nell’ultima guerra. La centralità dell’elemento biografico lo accomuna ad Una donna poco più che un nome.