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2019Varese Archeofilm
Data: 03/09/2020 - 06/09/2020
edizione 2020: dal 03/09 al 06/09
VARESE – Giardini Estensi
GIOVEDì 3 SETTEMBRE 2020 – ore 20.30
“Mostri e miti”
Nazione: Germania – Regia: Carsten Gutschmidt – Durata: 52’ – Anno di produzione: 2018 – Produzione: Iris Schaeffer-Flechtner, NFP neue film produktion GmbH
I draghi sono i mostri più celebri di tutti i tempi. In Europa, fin dal Medioevo, hanno rappresentato il male. Nei paesi orientali simboleggiano fortuna e potere. Ma è davvero possibile che sia esistita una specie come questa? L’équipe del film va alla ricerca delle tracce dei draghi nel corso del tempo. Il documentario utilizza metodi scientifici per rintracciare la verità che si nasconde dietro questi miti, mentre le elaborate animazioni riportano in vita i mitici mostri.
“Indagini in profondità – Il robot degli abissi”
Nazione: Francia – Regia: Guilain Depardieu, Frédéric Lossignol – Durata: 26’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Gedeon Programmes, Stphane Milliere, Thibaut Martin, DRASSM, Science & Vie TV et RMC Découverte – Consulenza scientifica: Michel L’Hour
Nell’aprile del 2016, al largo delle coste di Tolone, in Francia, una squadra di archeologi sta per inviare su di un relitto un robot umanoide chiamato “Ocean One”. Si tratta di una strana creatura, che sembra essere uscita da un film di fantascienza: i ricercatori californiani l’hanno sviluppata con quelli francesi per sostituire l’essere umano nelle immersioni a grandi profondità. Sarà in grado, questo robot, di eseguire la campionatura in autonomia, raggiungendo il relitto alla profondità di 90 metri?
“La memoria di un filo”
Nazione: Italia – Regia: Franco Zaffanella – Durata: 30’ – Anno di produzione: 2019 – Produzione: Gian Maria Pontiroli
Il film nasce dalla curiosità atavica di ripercorrere un percorso sperimentale di vita primitiva, consapevoli che la sperimentazione diretta è la chiave necessaria per capire la cultura di un popolo. L’obiettivo prefissato è la realizzazione di un indumento, partendo dalla semina di piantine di lino. Il progetto vuole anche “vivere” di un valore aggiunto: riportare la nostra memoria sui gravi abusi che l’uomo sta recando all’ambiente e di conseguenza alla biodiversità.
Ospite: Irene Affede Di Paola sinologa presso l’Università dell’Insubria
VENERDì 4 SETTEMBRE 2020 – ore 20.30
prima nazionale
“Stonehenge – Bringing back the dead”
Nazione: Austria – Regia: Nick Gillam-Smith – Durata: 50’ – Anno di produzione: 2013 – Produzione: Terra Mater Factual Studios, Oxford Scientific Films, in associazione con Channel 4
Un team guidato dal rinomato archeologo Mike Parker Person ha fatto alcune straordinarie scoperte in grado di risolvere il più grande mistero della Preistoria. Sotto il sito di Stonehenge sono sepolti antichi corpi. Nel film la équipe analizza 63 di questi individui, scoprendo così che facevano parte di una élite di famiglie aristocratiche, cremati oltre 5000 anni fa. Stonehenge era dunque originariamente un grande cimitero preistorico circolare, completamente diverso da quello che appare oggi.
prima nazionale
“La prossima Pompei”
Nazione: Regno Unito, USA – Regia: Duncan Bulling Durata: 52’ – Anno di produzione: 2019 – Produzione: NOVA, Lion Television Production, in association with At Land Productions
All’ombra del Vesuvio, un vulcano meno noto minaccia il territorio dei Campi Flegrei. Gli scienziati ottengono nuove informazioni su ciò che è accaduto nella vicina Pompei e proseguono gli studi sulla geologia unica dei Campi Flegrei. Riusciranno a scoprire se il terreno in continua evoluzione sta raggiungendo un punto di rottura? E un innovativo sistema di allarme eruzioni può impedire a Napoli di diventare la prossima Pompei?
Ospite: Omar Larentis antropologo fisico e paleopatologo presso l’Università dell’Insubria
SABATO 5 SETTEMBRE 2020 – ore 20.30
“Egitto: i templi salvati”
Nazione: Francia – Regia: Olivier Lemaitre – Durata: 53’ – Anno di produzione: 2018 – Produzione: Sequana Media
Nel 1954 la costruzione di una nuova diga minacciava l’intera Nubia e oltre venti antichi santuari: alcuni templi furono smantellati in fretta e trasferiti su isole artificiali, altri furono spediti all’estero in città come Madrid, Torino o New York. Nel film, ricco di animazioni 3D, vengono presentanti anche i documenti di archivio che illustrano gli ingegnosi piani di salvataggio e le estenuanti operazioni di lavoro degli operai del cantiere.
“Ingegneria romana: città II”
Nazione: Spagna – Regia: Jose Antonio Muñiz – Durata: 56’ – Anno di produzione: 2018 – Produzione: Digivision – Consulenza scientifica: Isaac Moreno
Il documentario descrive la capacità dei Romani di accettare e assimilare ogni tipo di conoscenza, indipendentemente dalla sua provenienza, per poi perfezionarla e applicarla alle prodigiose strutture progettate per edificare le straordinarie città dell’Impero.
Ospite: Donatella Avanzo egittologa e storica dell’arte
DOMENICA 6 SETTEMBRE 2020 – ore 20.30
Premiazione e retrospettiva sui documentari di Angelo e Alfredo Castiglioni
“Adulis. Cronaca della missione archeologica 2012 – 2013”
Nazione: Italia – Regia: Angelo e Alfredo Castiglioni – Durata: 43’ – Produzione: Ce.R.D.O. (Centro Ricerche Deserto Orientale) – Consulenza scientifica: Serena MassaLingua: italiano
Il Mar Rosso nell’antichità ebbe un’importanza paragonabile a quella della via della seta o dell’ambra. Nei suoi porti affluivano e venivano ridistribuiti beni di lusso destinati al consumo di una élite internazionale, accanto a derrate per le necessità quotidiane di più ampio consumo. Il sito di Adulis, ubicato sulla costa sud occidentale del Mar Rosso, all’interno della ben protetta baia di Zula, (attuale Eritrea) fu uno dei più importanti scali nei rapporti tra Africa orientale, India e Mediterraneo a partire forse dall’epoca faraonica, con uno sviluppo crescente ben documentato in concomitanza con l’ascesa del regno aksumita, di cui Adulis rappresentava l’accesso al mare. Il filmato è la cronaca della missione nel sito archeologico nell’inverno 2012-2013. Oltre all’attività di scavo e alle scoperte effettuate, vengono evidenziate le difficoltà organizzative e logistiche in un ambiente dove la ricerca scientifica è difficile: l’approvvigionamento dell’acqua, del cibo, i problemi sanitari e l’allestimento del capo campo tendato. Ma anche l’amicizia e la proficua collaborazione di tutti i partecipanti ad un grande progetto culturale che unisce l’Eritrea e l’Italia, del quale nel 2021 si festeggeranno dieci anni di attività.
“Sulle tracce degli esploratori”
Nazione: Italia – Regia: Angelo e Alfredo Castiglioni – Durata: 22’ – Produzione: Ce.R.D.O. (Centro Ricerche Deserto Orientale) – Consulenza scientifica: Giovanna Salvioni
Alla metà dell’800 le sorgenti del Nilo non erano ancora state scoperte. Svelare il mistero che avvolgeva l’origine di questo grande fiume lungo le cui sponde si sviluppò una civiltà millenaria, aveva fatto nascere una accesa competizione tra gli esploratori europei e le Società Geografiche. Iniziò, quindi, l’esplorazione geografica dell’Alto Nilo Bianco. Sarebbe impossibile elencare tutti i viaggiatori che risalirono il Nilo e i suoi affluenti. Tra questi ricordiamo l’inglese Samuel Baker, il tedesco Georg Schweinfurth, gli italiani Carlo Piaggia e Giovanni Miani che ci lasciarono dettagliate descrizioni delle popolazioni incontrate. I loro diari sono stati punti di riferimento delle spedizioni da noi effettuate negli anni tra il 1960 e il 1965 lungo l’Alto Nilo Bianco, nelle regioni di Equatoria nel Sud Sudan. Missioni che ci hanno permesso di realizzare questo documentario sulla vita delle popolazioni nilotiche (soprattutto dei pastori Mundari), constatando che i riti e i costumi di questi gruppi etnici erano rimasti pressoché immutati dall’epoca dei primi esploratori. Un sorprendente immobilismo che contrastava con lo sviluppo del nostro mondo occidentale che, proprio negli anni ’60 aveva iniziato (con lo sbarco dell’uomo sulla Luna, un’altra esplorazione: quella del cosmo.
Ospiti: Angelo Castiglioni archeologo, antropologo, cineasta, e Serena Massa archeologa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, direttrice scientifica Missione Adulis